Chiusaforte e Pontebba lottano contro il fuoco - VIDEO
CHIUSAFORTE. L’incendio boschivo continua a minacciare l’abitato del piccolo borgo alpino di Patocco in val Raccolana, che è stato fatto sfollare. E nel frattempo si è riaperto un altro fronte nella frazione pontebbana di Pietratagliata.
Le fiamme scese dal monte Jovet bruciando pini e sottobosco sono andate oltre il cimitero della frazione del comune di Chiusaforte e ieri pomeriggio erano a 30 metri dalle prime abitazioni. Mentre a est del borgo, verso Sella Nevea, le fiamme sono scese in fondovalle fino a Saletto.
Una situazione grave, che ha costretto i vigili del fuoco a realizzare immediatamente una linea di contro fuoco. Sono stati fatti bruciare sotto controllo erba e arbustri attorno alle case in modo da togliere di che alimentarsi all’incendio in arrivo. In conseguenza il 90% della trentina dei villeggianti presenti ha lasciato il paesino.
La situazione è precipitata nonostante il prodigarsi, fin dall'alba, delle squadre della Protezione civile di Chiusaforte, Moggio, Resia, Malborghetto e Pontebba, giunte a Patocco a dare man forte ai vigili del fuoco e agli uomini della Forestale. «Alle sette – spiega l’assessore Francesca Martina – sono ritornati in azione anche due canadair e i due elicotteri della Protezione civile che fanno un gran lavoro per rallentare l’espandersi delle fiamme; purtroppo si è messo contro anche un vento sfavorevole».
Il video sugli interventi sul monte Jovet in Val Raccolana
È una situazione che persiste dal 14 luglio e che allarma anche i turisti di Sella Nevea, come ha sottolineato lamentandosi con il giornale una villeggiante che sabato, a causa del troppo fumo, ha lasciato la località. Un cittadino di Chiusaforte Stelvio Pesamosca è convinto che se invece dei canadair e degli elicotteri della Protezione civile fosse stato impiegato l’elicottero con “proboscide” Erikson S-64F con una potenzialità di scarico di acqua sul fuoco di 10 mila litri, probabilmente, l’incendio si sarebbe potuto spegnerlo. Ma quegli elicotteri, in conseguenza ai tagli alle spese apportate, sono fermi a terra.
L’assessore Francesca Martina, interpellata in merito non vuole alimentare polemiche che ritiene fuori luogo e infruttuose. «In questi casi non bisogna dare rilevanza ai se e ai ma, ma agire. Ritengo, invece, doveroso rivolgere un sentito ringraziamento, a vigili del fuoco e forestali, alla Protezione civile regionale che ha inviato i mezzi antincendio, e, soprattutto ai nostri volontari della Protezione civile che stanno facendo un grande lavoro sopportando turni giornalieri di ben 13 ore».
Nel tardo pomeriggio i canadair e gli elicotteri sono intervenuti anche a rallentare l’avanzamento delle fiamme che hanno ripreso forza anche nei boschi sopra l’ex passaggio a livello di Pietratagliata. Come informa capo distretto della Protezione civile, Gianmarco Cappellaro, con la collaborazione dei carabinieri è stata chiusa la pista ciclabile in quanto il fuoco in vallone sovrastante era a circa 150 metri dalla statale.
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