Ciclabile al posto dei binari con l’asfalto che si illumina

Presentato a enti e cittadini il progetto del Cip, l’opera costerà 1,3 milioni di euro. In alcuni tratti il manto stradale sarà realizzato con materiali fotoluminescenti

TOLMEZZO. Avanti con il progetto per la pista ciclabile Tolmezzo-Carnia. Prevista sull’ex tratta ferroviaria, l’opera ha incassato il supporto anche dell’assessore regionale Graziano Pizzimenti e del vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, presenti all’incontro tenutosi mercoledì al Carnia Industrial Park (Cip), dove si è discusso della prima bozza di progetto.

Musica per le orecchie dei tanti cittadini e sindaci presenti e di tutti coloro che da anni la chiedono, ancor più oggi per le opportunità che offrirebbe il collegarsi con la ciclovia Alpe Adria. La folta platea ha accolto con favore il piano che, ha spiegato il presidente dell’Uti della Carnia, Francesco Brollo, nasce dalla collaborazione tra Uti (che si occupa delle ciclabili carniche e ha ottenuto un contributo regionale) e Cip (proprietario del sedime ferroviario e incaricato dall’Uti del progetto).

Ora, però, bisogna superare in primis un vincolo: il terreno, infatti, nel Piano regionale dei trasporti risulta ancora come linea ferroviaria di 3º livello. Laura Zanella, sindaco di Amaro (da dove partì molti anni fa la richiesta della ciclabile) ha sottolineato come il 99,9 per cento del territorio, tra cui tutti i sindaci carnici e parecchie associazioni di categoria e sportive, chieda di procedere e di abbreviare il più possibile l’iter burocratico. «Questa – ha risposto Pizzimenti – sarà una delle ciclabili fondamentali del Fvg e sfruttare il sedime ferroviario è l’unico modo per venirne fuori.

Non è più utilizzato né richiesto, non interessa neanche le zone industriali. Io sono per togliere i binari e farne la ciclabile, ma mi preoccupa l’iter autorizzativo: tutte quelle autorizzazioni non sono né banali, né scontate. Ci sarà da lottare. Noi ci siamo, su questo progetto che non serve solo al turismo, ma anche ai lavoratori. Dobbiamo mettere subito mano ai problemi e attivare l’iter per dismettere la linea ferroviaria».

La ciclabile Carnia-Tolmezzo ipotizzata, ha illustrato l’architetto Massimo Fadel, è lunga 10 chilometri, con pendenza massima del 2 per cento. Servirà a turisti e residenti, ha rilevato il presidente del Cip, Mario Gollino, ma agevolerà anche i lavoratori nel tragitto casa-lavoro, visto che collegherà le zone industriali di Venzone, Amaro e Tolmezzo (se si allungasse fino a quella di Villa Santina, ha suggerito, andrebbe a beneficio pure dei lavoratori di altre vallate).

Su Amaro si collegherà la ciclabile alla passerella pedonale che il Cip realizzerà con un altro progetto alla rotonda all’uscita dell’A23. Previste aree attrezzate a Carnia e a Tolmezzo e, nei due ex caselli ferroviari, un punto espositivo sulla storia dell’ex ferrovia e un punto ristoro. Mazzolini ha chiarito che la Regione è comunque contraria a punti di ricettività sulle ciclabili, per non penalizzare quelli dei paesi.

Una pista prima di tutto sicura: alcuni tratti (sul ponte sul Fella e attraversamenti della viabilità) saranno realizzati con uno strato di graniglia vetrosa fotoluminescente per “illuminarli” di notte, sul modello nordeuropeo. Il costo dell’opera è di 1.378.500 euro (per smantellare la linea ferroviaria, realizzare la ciclabile, intervenire su ponti e gallerie, parapetti e illuminazione, ristrutturare gli ex caselli, fare aree attrezzate e segnaletica stradale). Dalla vendita del materiale ferroso ferroviario si stima di ricavare 75 mila euro.

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