«Cieli controllati, massima sicurezza in Comina»
PORDENONE. I cieli pordenonesi sono sicuri? «Il concetto di sicurezza è relativo, diciamo che dal 1997, anno di avvio dell’aerocampo, l’andamento di ciò che avviene è sotto gli occhi di tutti».
Parla il presidente dell’aeroclub della Comina, Riccardo Furlan, l’unica aviosuperficie allo stato autorizzata nella Destra Tagliamento. Quella di Visinale è inutilizzata – e lo dice la stessa segnaletica – dal 2013.
«Per atterrarvi – spiega il presidente dei Black Duck Carlo Brieda, alla guida di un sodalizio che conta una quarantina di soci – occorre il consenso del proprietario del fondo e comunque solo in caso di emergenza». Ieri, secondo il racconto dei testimoni, i cinque autogiri erano atterrati, quindi avevano decollato e, dopo, si era verificato il guasto tecnico.
Controllore del traffico aereo è l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, che sull’incidente di ieri ha acquisito informazioni.
L’aeroclub della Comina, dove hanno base una ventina di ultraleggeri, opera in accordo con la Base di Aviano, che autorizza i voli e i corridoi da utilizzare in accordo con l’Enac, per non interferire con l’attività militare. «Di tutto ciò che si muove in Comina l’aeroporto di Aviano è costantemente informato».
Allo stato, su Visinale non vi è un corridoio aereo. «Non sappiamo per qualche motivo – spiegano all’aviosuperficie della Comina – i cinque autogiro siano andati ad atterrare in un campo chiuso». Insomma, il volo ultraleggero è regolamentato e controllato, non c’è alcun “utilizzo selvaggio” dei cieli: «Se però qualcuno si comporta diversamente, è come andare in autostrada contromano e a fari spenti».
Cieli pordenonesi sicuri. «In Comina siamo molto attenti alla sicurezza – precisa Riccardo Furlan –, ma non possiamo affermare che non succederà mai nulla, anche se la nostra attenzione alla sicurezza è quasi maniacale. In quasi un ventennio di attività, tuttavia, l’andamento di ciò che avviene in quella che è la prima pista, per dimensioni, dopo l’aeroporto di Aviano, è sotto gli occhi di tutti. Confronti con altre realtà farei fatica ad accettarli».
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