Cimolai, vendita scorretta di derivati: avviata una causa nei confronti di JB Drax Honore
La società sta cercando di svalutare circa 500 milioni di euro in un processo di ristrutturazione giudiziaria

PORDENONE. Cimolai Spa, il colosso pordenonese specializzato nella progettazione, costruzione e posa in opera di grandi strutture metalliche impegnato nel tentativo di evitare il fallimento dopo aver subito gravi perdite causate da derivati valutari, sta cercando di svalutare circa 500 milioni di euro (529 milioni di dollari) di debiti non garantiti fino all'85% in un processo di «ristrutturazione giudiziaria», come riporta Bloomberg.
La società ha avviato una vertenza giudiziaria nei confronti di JB Drax Honore, dal quale, se uscirà vincente, i creditori - tra cui molti broker e banche - riceveranno comunque di più.
Cimolai sostiene che il broker ha effettuato la vendita di alcuni dei derivati sulle valute in modo errato, depositando per questo molti documenti.
Bloomberg pubblica anche l'elenco completo delle passività e delle controparti dei derivati di Cimolai: Macquarie Bank 49.5 (in milioni di euro); Deutsche Bank 19.5, JB Drax 13.3, Ballinger & Co. 12.6, Natwest 11.5 million, AFEX Markets Europe Limited (Corpay) 11.3, Ebury Partners Belgium 10.6, Corner Banca 9.1, Alpha FX Europe 7.1, Natixis 6.9, Intesa Sanpaolo 5.7, Morgan Stanley 5.3, GPS Capital Markets 3.9, Western Union International Bank 2.8, BPM 2.5, Banca Nazionale del Lavoro 2.3, Hamilton Court FX 2.2, Global Reach 1.1, Mediobanca 986 mila euro, Banca Monte dei Paschi di Siena 706 mila; Argentex Group 678 mila.
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