Cimolais, anziano “detective” sgomina banda dei furti al bar

Blitz nella notte: arrestato un giostraio perché stava “armeggiando” all’hotel Duranno. Quattro veneti avevano agito a volto scoperto: un complice è stato identificato e denunciato
19.01.2012, Provincia di Milano. Nella foto i controlli dei Carabinieri in una zona frequentata da prostitute
19.01.2012, Provincia di Milano. Nella foto i controlli dei Carabinieri in una zona frequentata da prostitute

CIMOLAIS. Quell’auto con quattro uomini a bordo che ripetutamente si era vista a Cimolais negli ultimi giorni aveva insospettito, e non poco, un anziano del paese. I suoi occupanti non sembravano turisti, soprattutto in un periodo di bassa stagione. L’uomo aveva così avvisato i carabinieri della locale stazione.

I militari dell’Arma, al comando del maresciallo Luigi Ricciardi, avevano così dato vita ad appostamenti notturni: segnalazione e sospetti si sono rivelati fondati, tanto che ieri all’alba quell’auto e quei quattro uomini sono ricomparsi in paese. Hanno puntato ad un bar albergo dove hanno tentato un furto. Sicuri di non essere scoperti hanno adirittura agito a volto scoperto: uno è stato arrestato, un secondo denunciato, altri due sono in fase di identificazione.

Il blitz è scattato ieri alle 2.30 quando l’auto si è avvicinata al bar hotel Duranno. I carabinieri erano già appostati, nonostante le temperature rigide di questi giorni. Un uomo è rimasto in auto, uno è uscito per fungere da palo, due, dopo avere forzato una porta finestra sono entrati nel locale pubblico. In quel momento è scattato il piano dei carabinieri, che sono riusciti a bloccare ed arrestare per tentato furto aggravato Enrico Agnoletto, 33 anni, giostraio di Ponte nelle Alpi; stava “lavorando” su una slot machine.

I complici sono riusciti a fuggire salendo subito in auto. Uno è stato identificato poco dopo: si tratta di A.M., 26 anni, di Pieve di Cadore, denunciato a piede libero per lo stesso reato. I carabinieri del Radiomobile di Spilimbergo da una parte e di Belluno dall’altra hanno bloccato le strade di accesso alla valle, ma forse i malviventi hanno atteso diverse ore per crearsi una via di fuga in sicurezza. Potrebbero essere identificati già nelle prossime ore: hanno agito a volto scoperto, certi di non essere disturbati.

Agnoletto è stato processato per direttissima: assistito dall’avvocato Paola Tanzi, ha patteggiato sei mesi di reclusione e 300 euro di multa, pena sospesa. Dopo la convalida dell’arresto è stato rimesso in libertà.

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