Cinemazero scommette sul raddoppio

Pordenone, il bilancio dell'associazione. Numeri importanti grazie a grandi eventi e nomi. Bene il Cinecity di Lignano

PORDENONE. È stato un anno importante, il 2015, per Cinemazero, che ha confermato gli oltre 100 mila spettatori in sala – in un altro anno difficile per il cinema d’essai – e articolato le proposte.

Venti incontri con gli autori (tra cui Vanni Moretti, Walter Veltroni, Saverio Costanzo, Alba Rorhwacher, Silvio Soldini, Claudio Cupellini, Alberto Fasulo, Pietro Marcello, Ascanio Celestini, Ivan Gergolet, Andrea Segre) e quattro anteprime (Genitori, Latin lover, Il nome del figlio, Perfect day).

Venticinque serate con appuntamenti extracinematografici (dal ciclo della Grande arte all’opera lirica, passando per l’apertura live della Scala di Milano); oltre 15 appuntamenti speciali tra omaggi e retrospettive (dalla presentazione dei capolavori restaurati di Ozu, alla rassegna “I film degli altri” curata nell’ambito dei progetti pasoliniani, oltre alla riscoperta dei classici con il progetto “Il cinema ritrovato al cinema”).

Oltre 40 serate-evento, la maggior parte nate dalla collaborazione con le realtà del territorio (Arcigay, Arpa, Arcobaleno, Cai, Cgil, Fai, Fondazione Bambini e autismo, Itaca, Pordenonelegge, Pfa, Associazione Via Montereale).

Performance altrettanto significativa quella della Mediateca, che ha più che raddoppiato i suoi numeri e toccato i 45 mila prestiti (circa 200 film al giorno, senza contare le consultazioni interne), con un aumento di mille utenti attivi rispetto all’anno scorso.

In Mediateca hanno mosso i primi passi anche i bambini coinvolti nei laboratori delle CineMerende (circa 200), a cui va affiancata la crescente richiesta di laboratori e mattinée della didattica, che coinvolgono migliaia di studenti e decine di scuole, o lo Young club, che per il secondo anno permette a 55 giovanissimi di approfondire i propri interessi attraverso workshop di regia, di creazione videoclip in stop motion o creando il programma di una maratona cinematografica. A questo vanno aggiunti i circa seimila spettatori tra Fmk, Visioni sonore o “Gli occhi dell’Africa”.

L’anno si era aperto con il cambio di sede che ha portato anche gli uffici di Cinemazero a palazzo Badini, insieme alla Mediateca: 2015 cruciale per importanti anniversari, in cui il posizionamento dell’archivio fotografico (negativi e file digitali) proprio nei locali fra uffici e Mediateca, ha garantito un travaso naturale fra i patrimoni e la loro valorizzazione.

Infatti, a essere protagonista a livello italiano e internazionale è stato il patrimonio pasoliniano, che nel quarantennale della morte dell’autore ha visto Cinemazero pubblicare due volumi chiave per la bibliografia relativa (Accattone e le Conversazioni con Gideon Bachmann), prestare foto a istituzioni di mezza Europa (da Amburgo a Parigi, passando per San Sebastian), girare i cinema di tutta Italia con i materiali su Salò, realizzare la mostra “Inafferrabile: lo sguardo di Pasolini” o l’istallazione sonora come “ppp-pianopianissimo” di Michele Spanghero.

E sempre nell’ambito degli anniversari, il centenario della nascita di Orson Welles, s’inscrive un altro momento chiave: l’evento inaugurale della Mostra del cinema di Venezia con il complesso restauro de “Il mercante di Venezia”, film ritrovato e ricomposto da Cinemazero coinvolgendo laboratori tedeschi, italiani, olandesi, maestranze ed eccellenze locali.

Un film che ora vive e viene proiettato in tutto il mondo, da New York (Moma) a Tokyo, da Torino a Lisbona. Iniziative pasoliniane e wellesiane hanno portato Pordenone in giro per il pianeta.

Cinemazero, infine, ha anche affrontato la sfida di gestire un nuovo cinema come il Cinecity di Lignano Sabbiadoro, che - con gli amici del Cec di Udine - ha portato in sala dopo anni di digiuno migliaia di spettatori.

Sempre con Udine, tramite la Tucker Film, in sala sono arrivati anche diversi capolavori di Ozu, regista giapponese di culto, praticamente mai visti in Italia, con un sorprendente successo di pubblico in tutta la nazione.

Si chiude per Cinemazero, dunque, un anno entusiasmante, con l’auspicio che lo sia anche quello che sta per cominciare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:cinemazero

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto