Cinquantacinque indagati, sette donne

Ieri mattina 150 militari della Guardia di finanza hanno eseguito i 44 provvedimenti di custodia cautelare nelle province di Brindisi, Lecce, Pordenone, Forlì e Rimini, disposti dal Gip del tribunale...

Ieri mattina 150 militari della Guardia di finanza hanno eseguito i 44 provvedimenti di custodia cautelare nelle province di Brindisi, Lecce, Pordenone, Forlì e Rimini, disposti dal Gip del tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia. Di questi, 29 sono finiti in carcere e 15 ai domiciliari. Complessivamente sono stati 55 gli indagati, fra i quali 7 donne. Sono stati sequestrati, inoltre, 2.678 chilogrammi di eroina, cocaina, metadone, hashish e marijuana. Agli indagati sono stati contestati i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’attività investigativa, portata avanti dai militari del Nucleo della polizia tributaria delle Fiamme gialle brindisine ha riguardato tre distinte organizzazioni criminali. La più importante faceva base a San Pietro Vernotico e capo al pluripregiudicato Raffaele Renna, detto “Puffo”, esponente di spicco della Sacra corona unita. A confermarlo è stato un collaboratore di giustizia un tempo affiliato al clan. A differenza delle altre due organizzazioni, che avevano un mercato dello spaccio limitato all’ambito provinciale di Brindisi, la banda di “Puffo” aveva una struttura più radicata che le ha permesso di varcare i confini regionali e spacciare anche a Rimini e Forlì. La seconda organizzazione è quella con ramificazioni nel Pordenonese. La terza organizzazione faceva invece capo alla famiglia Baglivo di Brindisi.

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