Cinque anni da presidente in dieci scatoloni: ecco il trasloco di Debora Serracchiani

L'ex governatrice ha lasciato gli uffici della regione a Udine e a Trieste, portando con sè anche un bullone del nuovo ponte sul Tagliamento e tutte le agende degli incontri istituzionali
Silvano Trieste 2018-02-06 Debora Serracchiani e Telesca arrivano alla sede della Corte dei Conti
Silvano Trieste 2018-02-06 Debora Serracchiani e Telesca arrivano alla sede della Corte dei Conti

UDINE. Raccontano che ci siano voluti giorni e che gli scatoloni, pronti, non siano ancora stati tutti ritirati. L’ex presidente Debora Serracchiani e il suo staff hanno accatastato ogni oggetto, ogni documento, ogni libro con dedica ricevuto in dono. Ha fama d’essere una “precisina” Serracchiani, tosta nel lavoro, sempre di corsa. Lo sa chi ha collaborato con lei in Regione negli ultimi cinque anni.

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Sono liberi per il governatore che verrà sia l’ufficio presidenziale di Trieste, sia quello di Udine. L’ex presidente ha radunato tutte le agende, per ogni anno del mandato, conservate e ben riposte. Non solo. Per ogni singolo appuntamento, in ufficio e fuori, ci sono gli appunti. Frasi, cifre, impressioni che Serracchiani ha messo nero su bianco e conservato. La maggior parte degli scatoloni è dedicata solamente a quei documenti, a quei fogli, ai quaderni (rigorosamente formato A4, i più grandi), sui quali l’ex presidente ha annotato ogni dettaglio.

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Alla fine il trasloco è quantificato in poco più di una decina di scatoloni. Perché tra le cose da portare con sè ci sono anche i libri, soprattutto quelli con dedica, ma non solo. I racconti di palazzo, benevoli o maligni a seconda di chi li narra, mostrano l’attaccamento dell’ex numero uno della Regione a un paio di cornici, realizzate da alcuni bambini, ma anche ad oggetti che sono stati confezionati apposta per lei da disabili. E poi vanno ricordate, e portate via, le onorificenze.

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A due in particolare Serracchiani è particolarmente affezionata. La prima è del gennaio 2015 e le è stata consegnata dal presidente della Repubblica slovena, Borut Pahor, a Lubiana. È l’onorificenza dell’Ordine d’Oro al merito, «per aver contribuito ad approfondire i rapporti di collaborazione sloveno-italiana a livello bilaterale e regionale e il sostegno allo sviluppo della minoranza slovena in Italia come elemento d’avvicinamento tra i due Stati». L’altro riconoscimento è recente, a marzo, e le è stato consegnato dall’Unione degli istriani che ha omaggiato Serracchiani del vessillo della libera provincia dell’Istria.

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La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani durante il meeting Leopolda 8, Firenze, 26 Novembre 2017. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI


E poi ci sono i simboli. L’ex presidente è stata anche commissario per l’emergenza in A4 e ha avviato un cantiere su tutti, quello della terza corsia da Alvisopoli a Gonars, che comprende anche la realizzazione del nuovo ponte sul Tagliamento. Porta con sè Serracchiani un dettaglio di quell’intervento da un chilometro e mezzo, il più complicato, un bullone della nuova infrastruttura. Gli scatoloni sono impilati, pronti per essere portati via, tra Udine e Trieste. Quel bullone “peserà” nell’esperienza di Serracchiani.

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