Cinque per mille, Cro di Aviano seconda scelta d’Italia

Il Cro di Aviano è il secondo istituto pubblico d’italia per numero di scelte relative al 5 per mille, la quota di Irpef che ogni contribuente ha facoltà di destinare senza alcun costo o aggravio...

Il Cro di Aviano è il secondo istituto pubblico d’italia per numero di scelte relative al 5 per mille, la quota di Irpef che ogni contribuente ha facoltà di destinare senza alcun costo o aggravio fiscale a istituti o enti che svolgono attività di ricerca – in questo caso sanitaria - o ad associazioni no-profit.

Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate che ha pubblicato la graduatoria dei 102 soggetti aventi diritto (2012). Una posizione di tale rilievo è stata raggiunta grazie alle 65.633 scelte effettuate in sede di dichiarazione dei redditi per un controvalore pari a poco più di 1 milione 254 mila euro cui si aggiunge 1 milione 301 mila euro di quota proporzionale imputabile a scelte generiche. In regione il CRO precede il Burlo Garofolo, 21°, mentre l’Università di Udine, iscritta nella graduatoria della ricerca scientifica, si è posizionata al 34° posto.

Gratitudine e soddisfazione sia dal presidente del Civ Michelangelo Agrusti, sia dal direttore generale del Cro Piero Cappelletti. «Ringraziamenti che rivolgo a tutti coloro i quali, e non soltanto in questa occasione specifica ma anche in quelle precedenti, hanno riposto la loro fiducia nel Cro riconoscendo la validità dei programmi di ricerca finanziandoli con la quota di 5 per mille – spiega Paolo De Paoli, direttore scientifico dell’Istituto –. Ci siamo, continuiamo ad essere là dove occorre per andare avanti nonostante il freno imposto dalla congiuntura e dal calo complessivo di donazioni che interessa quasi tutti gli Irccs e le Università del nostro Paese. Sosteniamo decine e decine di progetti di ricerca estremamente importanti ed in larga misura gestiti da giovani provenienti sia dall’Italia sia dall’estero e promuoviamo attivamente collaborazioni con altri istituti internazionali. In questo modo mettiamo virtuosamente in rete esperienze, dati e informazioni medico-scientifiche».

Secondo il direttore scientifico del Cro il cinque per mille «è la nostra ancora di salvezza se pensiamo soltanto al calo dei trasferimenti ministeriali per la ricerca che nel 2013 ha toccato quota -700 mila euro oltre a una riduzione generalizzata che in questo 2014 sta’ colpendo tutti».

Per destinare il 5 per mille al Cro il contribuente deve inserire nell’apposito spazio della sua dichiarazione dei redditi denominato “Finanziamento della ricerca sanitaria” il codice fiscale dell’Istituto 00623340932 e firmare.

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