Circa 30 lavoratori al presidio per ricordare Daniel: «Chiediamo sia messo a disposizione uno psicologo»
Il sit in davanti alla Stm di Maniago. Presenti anche dipendente di altre ditte, il segretario generale Uilm Pordenone Zaami: «Qui per non far sentire soli i colleghi in un momento estremamente delicato»

Una trentina di lavoratori della Stm, dove martedì 25 marzo scorso il 22enne Daniel Tafa ha perso la vita a causa di un infortunio sul lavoro, e di altre realtà produttive della zona industriale di Maniago si sono ritrovati oggi, giovedì 27 marzo, per un presidio fuori dall’azienda che si occupa anche di stampaggio a caldo.
Presente anche il segretario generale della Uilm Pordenone e coordinatore regionale, Roberto Zaami che, assieme a una delegazione degli operai, ha incontrato la proprietà della Stm. «Abbiamo incontrato la proprietà, ovviamente il clima è estremamente pesante – ha detto Zaami -. Abbiamo chiesto che sia messo a disposizione uno psicologo, affinché quello che i lavoratori hanno vissuto possa essere superato».
«Siamo in presidio anche con i lavoratori di altre realtà industriali ad alto rischio del Maniaghese – ha aggiunto Zaami -, per manifestare solidarietà e non fare sentire soli i colleghi della Stm. E’ un momento estremamente delicato per tutti, anche per la proprietà, che ieri è andata a trovare il genitore, a sua volta dipendente della Stm».
I colleghi di Tafa lo hanno ricordato come un giovane di grande spessore, voglioso di imparare al fine di aumentare le già importanti competenze professionali che possedeva, maturo, educato e disponibile.
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