Città e piazze vuote per la notte di Capodanno: non rispettano il coprifuoco e sono fuori dal comune, multe a Udine e Fiume Veneto

UDINE. Piazze e strade deserte, fuochi artificio e botti dai balconi delle case. Il bilancio di Capodanno in Friuli fa registrare, grazie anche alle disposizioni della zona rossa per la pandemia di Covid, numeri bassissimi.
La polizia ha multato due persone, a Udine, nella giornata di giovedì 31 dicembre, per il mancato rispetto delle normative anti contagio. I due friulani sono stati sanzionati perché sorpresi, senza una valida motivazione, al di fuori del proprio comune di residenza.
Situazione pressocché identica a Fiume Veneto due ventenni sono stati sanzionati per il mancato rispetto del coprifuoco. I due ragazzi erano in auto dopo le 22 e il conducente è stato denunciato perché al volante in stato di ebbrezza. Entrambi sono stati denunciati per violazione del coprifuoco.
Saracinesche abbassate, marciapiedi vuoti, pochissime automobili e strade vuote, in città ma anche nei tanti comuni della provincia. Niente musica, niente canti, solo la luce delle tv che si intravede dalle finestre. Allo scoccare della mezzanotte il silenzio è stato rotto dal rumore dei botti, tanti, sparati dai giardini e da qualche breve spettacolo pirotecnico, che ha illuminato il cielo per pochi minuti. Non è mancato chi, preso dall’euforia del momento, ha lanciato anche qualche petardo dalle terrazze e dalle finestre, nonostante fosse stato sconsigliato dalle forze dell’ordine. Il rispetto delle normative, almeno all’esterno, è stato totale.
I controlli, nella serata di giovedì 31 dicembre e nella notte di Capodanno, sono stati massicci e attenti, soprattutto nei luoghi più strategici, con carabinieri, polizia, Guardia di Finanza e polizia locale che hanno presidiato gli ingressi e le uscite delle città ma anche le strade della provincia.
Una notte tranquilla in Friuli, dunque, dove non sono stati registrati problemi di ordine pubblico. I mini veglioni casalinghi sono andati avanti senza problemi. A Udine, a causa di un petardo, si è sviluppato un piccolo incendio nei pressi di una pensilina all’incrocio tra via Mentana e via Nino Bixio ma le fiamme sono state spente rapidamente dai vigili del fuoco. Non sono mancati gli interventi da parte degli operatori sanitari del 118 ma per lo più si è trattato di malori.
Le forze dell’ordine fanno sapere che gli accertamenti, non soltanto nel capoluogo friulano ma anche in tutta la provincia, proseguiranno e saranno intensificati nei prossimi giorni: fino al 6 si torna in zona rossa, con l’eccezione di lunedì 4 in cui saremo zona arancione. Giorni in cui, dunque, saranno potenziati i controlli per far rispettare tutte le normative anticontagio da coronavirus previste dal Governo nelle giornate prefestive e festive.
Situzione pressocché identica a Trieste e nell'Isontino. Unica eccezione un razzo a San Giovanni che è "planato" contro la vetrina di un locale. Sul posto i vigili del fuoco che sono intervenuti anche per spegnere tre cassonetti incendiati in varie zone di Trieste.
Anche in Italia il coprifuoco ha sortito il suo effetto. Sono stati complessivamente 705 mila gli interventi di soccorso effettuati in Italia dai vigili del fuoco nel corso del 2020, una media di 2 mila al giorno. Lo comunicano i vigili del fuoco, sottolineando la riduzione rispetto al 2019, quando gli interventi furono 776.807, variazione legata alla minore mobilità e attività produttiva durante i periodi di lockdown per il Covid-19. Sono stati 10mila gli interventi specifici fatti dai vigili del fuoco per fronteggiare l'epidemia, 5.100 per l'igienizzazione di locali pubblici o aree esterne, 1.500 per il trasporto urgente di materiali, 1.400 per assistenza ad attività di protezione civile ed ospedali.
La mappa delle Regioni
In Lombardia il numero maggiore di soccorsi, 76.113. Seguono: Sicilia 72.822, Lazio 62.367, Campania 59.372, Emilia Romagna 54.476, Piemonte 50.986. Toscana 50.069, Puglia 45.608, Veneto e Trentino Alto Adige 40.220. Calabria 33.705, Sardegna 29.610, Liguria 27.561, Marche 24.489, Friuli V.G. 20.421, Abruzzo 20.135, Umbria 19.377, Basilicata 10.343 e Molise 6.698. Dei 705.000 interventi, 179.587 hanno riguardato incendi ed esplosioni, 112.889 soccorsi e salvataggi, 49.626 dissesti statici e 30.676 incidenti stradali.
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