Città vista dall’alto con il drone per emozionare i turisti

Il progetto sarà presentato in consiglio comunale dai consiglieri Di Piazza e Sclip del gruppo “Per un futuro migliore”

PALMANOVA . La possibilità di osservare Palmanova dall’alto, non con un sorvolo diretto, ma attraverso le nuove tecnologie e in particolare con l’utilizzo di droni, approderà in consiglio comunale.

I consiglieri Antonio Di Piazza e Anna Sclip del gruppo “Per un futuro migliore” hanno infatti presentato un ordine del giorno in cui chiedono al consiglio comunale di impegnare sindaco e giunta a reperire, attraverso Stato e Regione, i fondi necessari a sviluppare questo progetto, da loro battezzato con il nome “Immersi in Palmanova… un sogno visto dall’alto”.

«La città – spiega il capogruppo Di Piazza – è conosciuta in tutto il mondo per l’unicità della sua forma di stella a nove punte costituita dalle cinte bastionate veneziane, ampliate in epoca napoleonica da un’ulteriore cerchia di fortificazioni. Tuttavia i turisti che giungono nella nostra fortezza, dichiarata Monumento nazionale, prima ancora che Patrimonio dell’Umanità, restano delusi in quanto non possono concretamente prendere contezza della bellezza e dell’unicità della sua forma poiché l’unico modo per apprezzarne davvero la sua bellezza è dall’alto».

A questo punto però sorgono i problemi sia perché non si possono garantire ogni giorno sorvoli in elicottero o in mongolfiera, sia perché i loro costi potrebbero risultare proibitivi per la maggior parte dei visitatori.

Da qui la proposta, avanzata dal capogruppo di opposizione in una recente seduta dell’assemblea cittadina, di ricorrere ai droni. Una persona esperta e con le autorizzazioni potrebbe accompagnare la guida turistica e, all’occorrenza, far salire il drone, trasmettendo le immagini dall’alto sui tablet di cui saranno dotati i visitatori.

«Nei giorni scorsi, grazie alle strumentazioni che sono state messe gratuitamente a disposizione da Dennis Valdrè, che aveva letto della mia idea, ho potuto valutare direttamente gli aspetti positivi di un sorvolo low cost con il drone, una tecnologia che emozionerebbe il turista. Anche salendo a un’altezza di circa 100 metri dal suolo, la visione dall’alto, pur non permettendo la visione dell’intera stella, sarebbe già in grado di farne cogliere le peculiarità costruttive». Di Piazza e Sclip si dicono disponibili a mostrare in consiglio le immagini registrate di questo sorvolo e chiedono a sindaco e consiglio di approfondire il progetto per metterlo a disposizione dei turisti.



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