Il “caso oriundi” a Sacile: triplicate le richieste di cittadinanza ai discendenti di emigrati

Si tratta di lontani parenti di friulani partiti per l’Argentina e il Brasile. La finanziaria 2025 prevede la tassa di 600 euro a pratica ma l’Anagrafe non ha ancora deciso se applicarla

Chiara Benotti
Il traffico delle cittadinanze italiane a Nord Est
Il traffico delle cittadinanze italiane a Nord Est

Triplicate le domande di cittadinanza per “jure sanguinis” all’ufficio anagrafe del Comune di Sacile: i funzionari fanno gli straordinari con le pratiche dei discendenti di migranti che vogliono il passaporto italiano. Un boom di richieste dall’Argentina, dal Brasile e la finanziaria 2025 prevede la tassa di 600 euro a pratica: non è ancora applicata allo sportello demografico in piazza Manin. «Gli atti di cittadinanza erano 124 nel 2021 e sono saliti a 325 nel 2024»: il sindaco Carlo Spagnol ha verificato l’aumento di richieste. «Gli atti di nascita trascritti nell’ufficio anagrafe per le richieste degli oriundi, nati all’estero e con cittadinanza italiana per discendenza – ha ripreso il primo cittadino – erano 194 nel 2021 e tre anni dopo 527».

Come funziona

Una pioggia di richieste arriva all’ufficio anagrafe comunale per il diritto “jure sanguinis”, cioè il diritto di cittadinanza italiana acquisito grazie a un nonno, bisnonno o altro. «L’obiettivo di tanti oriundi è ottenere un passaporto “forte” – ha ripreso il sindaco –. Come quello italiano, utile per viaggiare e attività commerciali internazionali».

Il costo per un sudamericano che apre la pratica nel Consolato, quindi dall’estero, è di 600 euro pro capite. Poi ci sono le agenzie che, dall’estero, offrono ricerche sull’albero genealogico e aumentano le spese. La finanziaria prevede la possibilità per gli enti locali di applicare un ticket fino a 600 euro: a Sacile la decisione sarà all’esame dell’amministrazione a breve.

Gli altri numeri nei faldoni dell’anagrafe: gli atti di nascita dei nati e residenti all’estero corrisponde a 442 atti. Per quanto riguarda le nuove iscrizioni Aire, cioè all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, il numero degli iscritti in netto aumento: da 107 nel 2021 a 364 nel 2024.

La frode della cittadinanza italiana su misura per gli oriundi brasiliani in un piccolo comune veneto

Li chiamano i “cugini italiani” a Sacile e sono oltre tremila gli stranieri iscritti all’anagrafe 2024 dei residenti all’estero. I flussi per “jure sanguinis” hanno il picco da Brasile, Venezuela e Argentina: sono registrati nelle liste elettorali, tra circa ventimila sacilesi residenti in città. Poi capita che tanti eredi di emigrati non abbiano mai visto Sacile. «Arrivano richieste da Argentina, Brasile, Venezuela e altrove – hanno confermato i funzionari sacilesi – a ondate, da una decina di anni. Dagli interessati e dai consolati e allargano le liste elettorali per “jure sanguinis”. Fino alla settima generazione». Le richieste aumentano all’anagrafe municipale anche a Caneva, Polcenigo, Fontanafredda, la mole di lavoro dei funzionari.

Arrivano mail negli uffici a Sacile con le domande di registrazione degli atti di nascita di avi: la riacquisizione della cittadinanza vale il passaporto italiano e molti diritti internazionali in 150 paesi, per gli eredi fino alla settima generazione.

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