Civetta fa il nido nel sottotetto: bloccata la ristrutturazione della casa

CANEVA. La civetta fa il nido nel sottotetto, vicino alla grondaia, deponendo due uova, e blocca il cantiere per la ristrutturazione della casa.
Aurora Bozzer, presidente della sezione pordenonese dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha infatti chiesto al sindaco di Caneva di far intervenire «la polizia municipale per impedire il danneggiamento di fauna selvatica protetta».
Sull’argomento è esplicita. «Il sindaco di Caneva – sostiene Bozzer – dovrebbe emettere un’ordinanza di sospensione dei lavori, perché i nidi dei rapaci non possono, secondo la legge, essere né toccati né spostati, pena la morte dei piccoli e quindi una palese violazione del Codice penale».
Insomma, gli artigiani che stanno ristrutturando la vecchia casa si sono trovati a dover affrontare la sorpresa del nido di civetta. Sospesa la riparazione della grondaia, hanno interpellato l’Enpa per capire come comportarsi. La presidente Bozzer, sentiti gli esperti, ritiene che il nido «non possa essere né toccato né tantomeno rimosso.
Non si può fare altro che attendere la schiusa delle uova, non prima di 15-20 giorni, e il successivo abbandono del nido da parte dei piccoli», che diventano autonomi a 2-3 mesi di vita.
Il sindaco Andrea Gava, ricevuta la segnalazione dell’Enpa, tramite l’ufficio ambiente del municipio, ha informato del problema gli esponenti dell’Ufficio regionale recupero fauna selvatica.
«Come amministrazione comunale – afferma Gava – non siamo tenuti a emettere alcuna ordinanza di sospensione dei lavori sull’edificio di Sarone. Gli esperti regionali avranno senz’altro suggerito agli artigiani che stanno ristrutturando la casa il modo migliore per salvaguardare la schiusa delle uova di civetta».
Sinora tutti gli accorgimenti possibili sono stati messi in atto dall’impresa artigiana per salvare i piccoli rapaci nascituri, mentre la civetta continua indisturbata la sua cova. Informato sul rinvenimento del nido, Valter Bergamo, del Recupero regionale fauna selvatica, rinnova il suo appello a «non muovere mai un nido, così come a non raccogliere a terra volatili o cuccioli di animali selvatici.
Quando le persone credono di dover agire intervenendo – conclude Bergamo – creano molti problemi per la sopravvivenza degli animali, recuperati in modo improprio». —
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