Cividale, introdotti i metal detector al Palio di San Donato

In coda per i controlli, ma senza proteste. Una coppia austriaca: vedere poliziotti armati ci rende più sicuri
Cividale 20 Agosto 2017. Palio di San Donato 2017. Controlli per la sicurezza al Palio di San Donato. © Foto Petrussi
Cividale 20 Agosto 2017. Palio di San Donato 2017. Controlli per la sicurezza al Palio di San Donato. © Foto Petrussi

CIVIDALE. Metal detector ai varchi principali, poliziotti e carabinieri con armi in pugno nei punti di maggior passaggio, tra largo Boiani e Borgo di Ponte, ulteriori addetti alla sicurezza nelle aree giudicate sensibili, transenne e panettoni anti-immissioni d’auto sulle vie d’accesso al centro storico.

Cividale, metal detector al Palio di San Donato

Il Palio di San Donato, momento clou, sul piano dell’afflusso turistico, dell’estate cividalese, è andato in scena senza cambiamenti di programma (salvi i fuochi d’artificio dal Belvedere sul Natisone) ma in un inedito e vistoso assetto militarizzato.

La stretta sui controlli, riprova dell’innalzamento del livello d’allerta nel Paese dopo gli ultimi attentati terroristici, ha rispecchiato pienamente gli annunci fatti nei giorni scorsi dal Commissariato di Ps di Cividale e dal Corpo di Polizia locale dell’Uti del Natisone e si è intensificata, come da attese, in prossimità del culmine della festa, il grande spettacolo pirotecnico che ha illuminato la tarda serata di ieri.

Ponte off limits, accessi alle spiaggette del Natisone idem, forze dell’ordine disseminate tra piazza Resistenza e via Pellico per garantire che lo show si svolgesse senza alcun rischio. Il personale dotato di metal detector è stato posizionato, secondo i piani della Questura e del Corpo di Polizia locale appunto, in piazza Resistenza, in via Pellico e in un terzo settore di forte passaggio per l’entrata in centro storico, l’arco di Borgo San Pietro.

Gli operatori hanno proceduto a controlli a campione: e a dispetto di quanto qualcuno, alla vigilia dell’evento, ipotizzava, non c’è stata alcuna manifestazione di disappunto sul rigore delle misure adottate.

«Al contrario - sottolinea la vicesindaco Daniela Bernardi -: abbiamo colto un senso di diffusa sicurezza fra i tantissimi ospiti confluiti a Cividale per assistere alle gare di corsa e di tiro con l’arco storico e la balestra nonché agli altri intrattenimenti proposti durante questo intenso fine settimana.

Non vi è stata una lamentela, anzi, si è registrata una totale disponibilità dei visitatori a sottoporsi agli accertamenti e a rispettare i limiti d’accesso a determinati spazi. E positivi, di conseguenza, sono stati i giudizi sulla massiccia presenza di forze dell’ordine, che ha dato ai presenti la sensazione di potersi muovere per la cittadina senza pensieri».

La riprova arriva da commenti flash raccolti fra i passanti: il parere sembra unanime, tra la gente del posto così come fra i turisti, stranieri inclusi.

«Vedere poliziotti con le armi imbracciate - dice una giovane coppia austriaca, in loco per caso ma conquistata dalla circostanza - fa sentire protetti. Ci si muove con più serenità».

Gli alti numeri della kermesse medievale, del resto, «imponevano - sottolinea ancora la vicesindaco - provvedimenti straordinari. Anche quest’anno abbiamo stimato una presenza, nel weekend, di circa 70 mila unità. Particolarmente utile - conclude - si è rivelato il numero telefonico attivato appositamente per la manifestazione, per segnalazioni e richieste d’intervento da parte dei residenti».

Il bilancio dell’esperienza, insomma, è positivo. Nessuna particolare criticità, comunicano dal Commissariato: «Il divieto di somministrazione e di consumo di bevande in bottiglie di vetro o lattine sul suolo pubblico - rende noto il dirigente della struttura, il vicequestore aggiunto Michelangelo Missio - è stato pienamente rispettato. Siamo intervenuti solo per una lite di coppia e per identificare dei ragazzi che molestavano delle coetanee».

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