Cividale perde la Croce Rossa: la nuova sede a Premariacco

Il sodalizio ha accettato la proposta del sindaco Roberto Trentin. «Abbiamo assegnato lo stabile in comodato gratuito per dieci anni»

PREMARIACCO. Alla fine l’ha spuntata Premariacco. La “contesa” con il Comune di Cividale per l’ospitalità alla sezione ducale della Croce Rossa, che soltanto pochi mesi fa ha tagliato il traguardo del secolo, è arrivata al capolinea: da tempo alla ricerca di una sede consona, più ampia e funzionale rispetto all’attuale (dislocata nel complesso dell’ex casa per anziani di viale Trieste), il sodalizio ha accettato la proposta avanzatagli dall’amministrazione del sindaco Roberto Trentin.

«A disposizione della Croce rossa – spiega il primo cittadino – abbiamo messo una parte dell’ex scuola elementare della frazione di Orsaria. Lo stabile è stato assegnato in comodato gratuito, per dieci anni, alla Croce Rossa di Udine: nei giorni scorsi ho sottoscritto l’atto con il presidente Sergio Meinero. Una grande opportunità – rimarca – per il territorio comunale e, in particolar modo, per la borgata di Orsaria, che diventerà punto di riferimento per i servizi alla persona e ai malati».

La Cri, infatti, si occupa – rimarcano dal Comitato provinciale – «di trasporto infermi, assistenza durante gli eventi sportivi, emergenze e attività di ambulatorio, con infermieri volontari». A ciò si aggiungono la raccolta e la distribuzione di viveri e di capi di vestiario agli indigenti.

«Quando il consigliere di Comitato e delegato d’area Nicola Degrassi ci ha chiesto se avessimo degli spazi liberi – commenta l’assessore alla sanità di Premariacco, Silvia Riosa – non abbiamo avuto esitazioni. Abbiamo organizzato in fretta una serie di incontri e di sopralluoghi e siamo presto riusciti a individuare un immobile idoneo».

La convenzione offrirà, tra l’altro, servizi gratuiti ai cittadini e alle associazioni del posto, che potranno contare sulla presenza di un infermiere volontario (utile, in particolare, per le medicazioni) e di un’ambulanza, a garanzia della sicurezza della manifestazioni sportive. Privati e aziende della zona, inoltre, potranno richiedere l’organizzazione di lezioni di primo soccorso e il trasporto di infermi.

«In alcuni giorni della settimana – rende noto Trentin – le ambulanze garantiranno pure il servizio di 118, in convenzione con le Aziende sanitarie locali, assicurando così tempestività d’intervento. Siamo felici di essere stati in grado di soddisfare le richieste della Cri».

Partita chiusa, insomma, nonostante la giunta cividalese stesse tentando di trattenere in città l’importante realtà di soccorso con una doppia ipotesi di prospettiva, una a medio e la seconda a lungo termine: la prima soluzione guardava al padiglione d’ingresso dell’ospedale, in disuso da parecchio; la seconda, invece, al complesso della caserma Francescatto, come noto in fase di dismissione.

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