Cividale ricorda i cinque avamposti dei fanti
CIVIDALE. Un revival, a celebrazione di una recente pagina di storia cittadina. Storia di divise e di caserme, le quattro ormai in disarmo – la Zucchi e l’attigua Lanfranco, la Miani e la Vescovo – e l’ultima rimasta operativa, la Francescatto, sede del comando dell’8° Reggimento Alpini: perché Cividale non è solo terra di penne nere, come le nuove generazioni potrebbero pensare; è stata al contrario, per decenni, soprattutto terra di fanti, i cui reparti erano smistati in ben cinque, appunto, avamposti.
Il secondo raduno nazionale degli appartenenti al 52° Alpi, al 59° Calabria, al 76° Napoli e al 120° Fornovo ha rispolverato e in qualche misura ricostruito il quadro di quella “città militare” che non c’è più, ma che rimane ben viva nel ricordo di chi non è proprio giovanissimo.
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