Clarissa, la miss friulana che fa girare la testa alla carovana rosa

Udinese, 25 anni, 190 centimetri e un sorriso contagioso, è tra le ragazze immagine allo stand della Segafredo

UDINE. Clarissa, una miss friulana al Giro d’Italia. E non passa inosservata in carovana: è alta un metro e novanta, il sorriso non è comune e, poi, è un concentrato di vitalità. Di energia.

Del resto, per fare la miss nella corsa rosa, un carrozzone da duemila persone che si muove su e giù per lo stivale, o sei così o non ti ci portano.

Alla centesima edizione è tra le ragazze immagine della Segafredo, colosso del caffè che sponsorizza la maglia ciclamino, quella della classifica a punti.

Inutile dire che il ciclamino dona anche a lei e non solo a Fernando Gaviria che la indossa in corsa. Clarissa Munini ha 25 anni, è di Udine. Alle spalle un diploma di tecnico dell’industria del mobile a San Giovanni al Natisone.

Poi?

«Primo impiego allo store Scavolini di Tricesimo, poi ho lavorato due anni alla Cussigh Bike di Feletto: mi occupavo del marketing e pure della vendita di biciclette».

Eccolo qui il legame col ciclismo…

«No, al Giro non ci sono arrivata per quello, è un’altra storia».

Sei una sportiva?

«Certo, gioco a basket sin da piccola. Fino a due anni fa giocavo in serie C a Cussignacco. Poi nell’ultimo campionato con i vari impegni di lavoro non ce l’ho fatta: serate in discoteca e altro. Niente da fare…».

E al Giro come sei arrivata?

«Per caso. Ho un’amica in un’agenzia di Treviso, l’ho chiamata per sapere se c’erano possibilità di fare qualcosa, lei dopo un po’ mi ha chiamato dicendo che, se volevo, avrei potuto andare al Giro d’Italia a lavorare nello stand Segafredo. Ed eccomi qui».

Cos’è la carovana del Giro…

«Una cosa fantastica. Adrenalina dalla mattina alla sera: corri di qua e di là, dalla partenza all’arrivo, conosci gente, vedi posti magnifici».

Qual è il tuo compito?

«Indosso la maglia ciclamino e assieme alla mia collega Angelica Baraldi, già diventata una mia grande amica in pochi giorni, intrattengo gli ospiti allo stand Segafredo sia in partenza che all’arrivo.

Anzi, lì c’è il momento più bello: alle 15 ogni giorno sulla linea del traguardo insieme al dj Andreino di Radio 2, è al suo 21esimo Giro d’Italia, facciamo uno show per conoscere il pubblico. È una cosa meravigliosa».

Emozione?

«Tanta, come quando la mattina Ivan Basso, il re dello Zoncolan, viene allo stand per fare foto e altro».

Clarissa, il Giro è luogo di conquiste?

«Io mi tengo alla larga, ma, da quel che vedo, questo è proprio il luogo ideale altro che».

Sei fidanzata?

«No comment (ride, ndr)».

Vedi campioni del ciclismo ogni giorno… una storia con un ciclista?

«Mai, nemmeno con un professionista dello sport in genere».

Perché?

«Troppo concentrati sul loro lavoro, poche attenzioni alla loro compagna. No, meglio guardare altrove».

Sei alta 1. 90, è mai stato un problema per te?

«Assolutamente no. Anzi, così mi notano di più…e poi per il basket è utile qualche centimetro in più».

Tacchi niente?

«Quasi mai, anche se per le grandi occasioni…».

Il tuo abito ideale per tutti i giorni e per la sera.

«Per tutti i giorni l’importante sia comodo, per la serata un vestito lungo, è un evergreen. Ah, per me che sia davvero lungo. Infatti sto cercando di aprire una linea di abbigliamento per ragazze-donne alte, Clertall».

Alla partenza hai aperto un blog in cui racconti la tua avventura.

«Sì si chiama www. clertop, a me piace scrivere e voglio condividere la mia esperienza unica al Giro 100 con più persone possibile. E la cosa sta avendo un successo unico: 10 mila contatti in una settimana di Giro».

Clarissa, il tuo sogno nel cassetto?

«Visto che come miei coetanei non riesco a trovare una vera e propria via da seguire, il vero obiettivo è andare a dormire la sera felice della giornata lavorativa, perché faccio qualcosa che mi piace. In realtà sono sempre stata attratta dal mondo delle pubbliche relazioni e degli eventi».

Il pubblico la chiama. Quella maglia ciclamino ruba l’occhio, non passa inosservata al Giro. Ed è rigorosamente made in Friuli.

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