Cloro più acido solforico, un intossicato

Uno dei titolari, 37 anni, all’ospedale: ha inalato vapori sprigionati dalle due sostanze durante la manutenzione della piscina
Di Piero Tallandini

FANNA. Due taniche di plastica troppo simili l’una all’altra. Un attimo di distrazione e alcuni litri di acido solforico e di cloro vengono a contatto generando una reazione chimica dalla quale si sprigionano vapori potenzialmente molto pericolosi.

Ecco quanto accaduto ieri all’hotel ristorante “Al Giardino” di Fanna, in via Circonvallazione Nuova. Il bilancio è di un intossicato, ricoverato all’ospedale.

Poco prima delle 11 uno dei titolari, il 37enne Vittorio Pascarella, stava lavorando all’interno del vano delle pompe che purificano l’acqua della piscina. Un normale intervento di manutenzione periodico. Accidentalmente sono entrate in contatto le due sostanze, acido solforico e cloro, che erano contenute all’interno di due taniche dal colore e dalla fisionomia praticamente identiche. Un momento di distrazione ha fatto sì che le due sostanze venissero versate una sull’altra. Pochi litri ma sufficienti per causare l’immediata reazione chimica e sviluppare le esalazioni intossicanti.

Pascarella si è subito reso conto di quanto era accaduto e si è allontanato dal vano. Quindi è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Maniago. Impegnati anche gli uomini del nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) da Pordenone, specializzato per questo tipo di interventi, equipaggiati con le tute scafandrate e gli auto protettori che consentono la respirazione anche in ambienti contaminati.

L’area è stata prontamente messa in sicurezza e non ci sono state altre persone intossicate a parte Pascarella che, consapevole dei rischi derivanti dall’inalazione di vapori come quelli sprigionati dall’interazione tra acido solforico e cloro, si è fatto accompagnare dai parenti all'ospedale di Maniago.

Non manifestava sintomi di malessere preoccupanti, a parte i colpi di tosse, ma precauzionalmente è stato disposto nella tarda mattinata il suo trasferimento in ambulanza all’ospedale di Pordenone dov’è stato sottoposto agli accertamenti diagnostici e alle cure del caso. Ieri i medici hanno ritenuto preferibile trattenerlo per la notte in ospedale ma il ricovero dovrebbe essere breve tanto che già entro la giornata di oggi il 37enne potrebbe essere dimesso se l’esito dei controlli clinici sarà confortante.

Nessun problema per il ristorante, che ieri è rimasto regolarmente agibile e aperto al pubblico: la piscina si trova sul lato opposto rispetto al locale. Come da prassi sono intervenuti per gli accertamenti i carabinieri e il personale dell’Azienda sanitaria.

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