Coca-party e spaccio dentro l’autoscuola Arrestati i Lenarduzzi
Festini serali “a invito” con consumo di cocaina nelle aule dell’autoscuola Lenarduzzi a Maniago, finita sotto sequestro in agosto. È quanto emerso dall’indagine dei carabinieri denominata “Fahrschule” che ha portato a far scattare, giovedì, due ordini di custodia cautelare per il titolare dell’autoscuola, Claudio Lenarduzzi, 55 anni, e per il figlio Giulio, 20 anni, studente (candidato al consiglio comunale nelle ultime elezioni), entrambi residenti a Maniago. Il giovane è in carcere, il padre ai domiciliari con braccialetto elettronico. L’accusa: detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nell’ambito dell’indagine altre nove persone sono state denunciate per spaccio in concorso: si tratta di giovani residenti a Maniago, Cavasso Nuovo, Castelnovo e Vajont. Cinque di loro sono anche accusati di favoreggiamento personale: avrebbero cercato di mettere su una falsa pista gli investigatori o comunque aiutato altri complici a eludere le indagini. Uno scenario inquietante quello ricostruito dai carabinieri: non solo coca-party serali, ma il consumo di droga avveniva talvolta anche tra una lezione e l’altra. All’intervallo, invece della pausa-caffè, c’era chi si concedeva un “tiro” di polvere bianca in bagno, per poi riprendere a fare lezione. L’indagine era cominciata in maggio, in seguito a una serie di segnalazioni raccolte dai carabinieri del nucleo operativo che avevano consentito di individuare nell’autoscuola un punto di riferimento per consumatori di cocaina, generalmente giovani (in alcuni casi adolescenti) di Maniago e dintorni. Vista la delicatezza del contesto – si tratta pur sempre di un luogo deputato all’attività didattica ed educativa – i carabinieri della Compagnia di Spilimbergo hanno dato vita a un’indagine particolarmente elaborata e attenta, facendo in modo anzitutto di mantenere la massima segretezza. Nessun sospetto doveva insorgere in chi spacciava e negli amici del “giro” dell’autoscuola i quali – secondo quanto ricostruito – favorivano il consumo di droga e la “trasformazione” delle aule da luogo d’insegnamento a sede, nelle ore serali e notturne, di festini a base di cocaina con invitati ben selezionati. Fondamentale si è rivelata l’attività del nucleo operativo in abiti civili, con l’ausilio dei carabinieri di Maniago. Il gruppo Lenarduzzi ha sedi anche a Spilimbergo e Udine.
L’attività d’indagine negli ultimi mesi è stata coordinata dal pm Maria Grazia Zaina. Il primo punto di svolta in agosto quando uno dei coca-party è stato interrotto dall’irruzione notturna dei carabinieri. Alcuni assuntori avevano tentato di scappare dal cortile posteriore e altri avevano cercato inutilmente di sbarazzarsi della cocaina gettandola nel wc e tirando lo sciacquone. —
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