Code al banco dei pegni manca ancora il gemmologo

Coda ieri mattina fuori della sede del banco dei pegni “Monte di pietà” collegato alla CariFvg, nell’omonimo vicolo, in centro. Tanto che i vertici dell’istituto hanno deciso in via del tutto eccezionale di aprire i locali del banco anche nel corso del pomeriggio.
In molti ieri mattina si erano recati al “Monte di pietà” per riscattare beni impegnati nel corso del mese. E hanno trovato in fila prima di loro decine di persone. Alle 13 in punto i portoni si sono chiusi. Da qui le proteste di alcuni, che temevano anche di vedersi aumentare gli interessi di deposito e di impegno non riuscendo magari a riscattare il bene entro la fine del mese. Ma l’azienda si è comunque decisa a garantire un supplemento di apertura, in via eccezionale, anche nel corso del pomeriggio. Il tutto perché, a distanza di quasi un anno, dopo le note vicende giudiziarie, non è stato trovato ancora un perito gemmologo che possa essere presente in pianta stabile a Udine, o comunque con orari fissi e prestabiliti.
«Ci stiamo organizzando - ha spiegato ieri pomeriggio Renzo Simonato, direttore generale Cassa di Risparmio del Friuli Veneto Giulia - per avere un gemmologo con una cadenza stabilita in funzione delle richieste che peraltro non sono particolarmente numerose. Il gemmologo, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, è venuto oggi (ieri per chi legge, ndr) e tornerà prossimamente. Oggi abbiamo aperto il Monte Pegni anche nel pomeriggio per permettere alle persone di svolgere le operazioni in via straordinaria, visto che normalmente l’orario di apertura è solo al mattino. I clienti che rinnovano i pegni eventualmente scaduti - ha precisato Simonato -, dovuti al ritardo della perizia, non pagano in ogni caso more ma solo gli interessi come previsto».
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