Code super, bloccato il casello Udine Sud FOTO
UDINE. Coda super in autostrada in direzione Venezia e Trieste oggi, con tanto di chiusura del casello di Udine Sud fino a metà pomeriggio. E disagi a catena per i turisti che cercavano di raggiungere ieri le diverse destinazioni, attraversando Udine e la Bassa Friulana tra tangenziali e strade statali, a volte con cartelli un po’ disorientanti.
Il record si è avuto con una coda che sfiorava i 20 chilometri, sull’A23, attorno a mezzogiorno: una lunga colonna di auto che da Udine Nord arrivava fino al nodo di interconnessione con la A4, a Palmanova.
Da sempre questo è il punto critico, con i flussi di traffico che si incrociano. Il tutto per circa 2 mila veicoli ora da un asse autostradale e 2 mila dall’altro. Inevitabile quindi il rallentamento prima e la coda poi in un punto che, di fatto, è una sorta di imbuto.
Da qui la decisione di chiudere l’ingresso a Udine Sud per evitare ulteriormente altri blocchi. Casello che è stato riaperto alle 17, quando ormai la situazione è rientrata nell’assoluta normalità nel tratto Udine-Palmanova. Mentre fra Villesse e Latisana, in direzione Venezia, i rallentamenti a momenti si sono protratti fino in serata.
Da parte sua, Autovie Venete ha messo in campo quasi tutte le forze possibili. Centocinquantanove telecamere distribuite lungo la rete autostradale per monitorare il traffico, i caselli, le aree di servizio, gli svincoli e un centinaio di persone impegnate per parecchie ore direttamente ai caselli e sulle varie direttrici.
L’azienda concessionaria autostradale ha cercato anche di sfruttare i 77 pannelli con messaggi variabili per cercare di informare gli utenti sulle condizioni della viabilità prima dell’ingresso in autostrada, oltre ai pannelli posizionati sui mezzi.
Ma nonostante uno sforzo quasi massimo messo in atto da Autovie Venete, la gestione di queste giornate di fortissimo traffico estivo resta comunque difficile.
La stessa azienda concessionaria ha infatti ammesso «che di fronte a flussi di traffico così forti, come quelli registrati durante i week end estivi, non c’è intervento che tenga. Le auto sono troppo numerose rispetto alla capacità dell’autostrada e le code, quindi, restano inevitabili».
Dopo le punte massime di 20 chilometri coda alle 12, alle 15.30 i rallentamenti erano già leggermente migliorati formando un serpentone “solo” di 13 chilometri. Poi verso le 17 appunto il ritorno alla normalità tra Udine e Palmanova. In serata, invece, in entrata, alla barriera di Trieste Lisert la colonna di veicoli era ancora di almeno 6 chilometri.
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