Codroipo, lascia sei appartamenti in eredità al paese

CODROIPO. Un’ultima grande opera di bene. Un ultimo grande gesto di generosità per Codroipo. Eugenia Portello, mancata a 85 anni a inizio ottobre, ha deciso di lasciare in eredità un appartamento al Comune, due all’Asp “Daniele Moro” e, come ha scritto nel testamento e ha riferito la nipote Rossella Cortiula, uno alla parrocchia di Codroipo e due alla parrocchia di Iutizzo.
Si tratta di sei immobili che si trovano tutti in via Pietro da San Vito, tra i quali l’abitazione dove risiedeva la stessa signora.
Eugenia si era trasferita nel capoluogo del Medio Friuli insieme al marito Lorenzo Cortiula negli anni Settanta. Insieme avevano prima lavorato in Svizzera e poi erano rientrati in Friuli dove a Manzano avevano acquistato un negozio di mercerie.
Poi la scelta di risiedere a Codroipo dopo essere diventati proprietari di un terreno in cui poi sono stati costruiti gli immobili che oggi fanno parte del “lascito Portello”. «Il gesto della signora Portello è stato di grande generosità – commenta il sindaco Fabio Marchetti – e ha coinvolto più istituzioni del nostro territorio.
Le saremo per sempre riconoscenti». Gratitudine è stata espressa anche dal presidente dell’Asp Daniele Moro Beniamino Frappa. «Non era ospitata qui da noi – commenta – né qui aveva dei parenti. Questo suo dono ci riempie davvero il cuore».
Era da tempo che Eugenia, come racconta la nipote, aveva espresso il desiderio di «mettere a disposizione il suo patrimonio per iniziative benefiche e di solidarietà a favore della cittadinanza e del paese». Un desiderio che adesso è diventato realtà.
Tre dei sei appartamenti lasciati in eredità attualmente sono abitati da degli inquilini in affitto. La signora non ha vincolato il lascito alla vendita degli immobili.
Ma ha specificato che gli inquilini che al momento vi risiedono li potranno acquistare a «un prezzo di favore e che i soldi ricavati dalla vendita dovranno essere utilizzati per opere di bene». «Il ricavato – per volontà di Eugenia – dovrà essere impiegato nel migliore dei modi a favore del bene dell’umanità e per quanto riguarda la facoltà di acquisto al miglior prezzo per gli inquilini che li abitano».
La benefattrice, dunque, ha messo a disposizione il suo patrimonio per la comunità codroipese. Affinché si avviino importanti progetti che possano aiutare le persone in difficoltà.
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