Codroipo rischia di perdere la sede Inps

CODROIPO. Da agenzia a punto cliente informativo dell’agenzia di San Daniele. Si prospetta un ridimensionamento dei servizi Inps a Codroipo e in città scoppia la polemica, che si estende anche a tutti gli altri Comuni del territorio uniti nella difesa del mantenimento dell’agenzia del Medio Friuli.
La proposta degli undici sindaci al direttore generale Rocco Lauria era duplice: o mantenere l’agenzia di Codroipo con punto informativo a San Daniele o procedere con un’unica agenzia Codroipo-San Daniele.
A quanto pare, però, nessuno dei due suggerimenti è stato accolto. Anche il comitato provinciale dell’Inps ha condiviso a maggioranza la proposta del direttore di mantenere a San Daniele l’agenzia, con depotenziamento del servizio a Codroipo.
A niente, dunque, è valso l’incontro avuto in precedenza con i primi cittadini del Codroipese, i quali avevano spiegato motivazioni e necessità del mantenimento dell’agenzia in città.
Caso che finirà anche in consiglio regionale. Parola del sindaco Fabio Marchetti. «Sono molto amareggiato per tale scelta e auspico che sia depositata – ha detto il primo cittadino – una interrogazione regionale sul tema perché Codroipo per sede, logistica, struttura, baricentricità risulta più consona all’obiettivo di San Daniele e sono rammaricato che coloro i quali sono responsabili del debito pubblico in Italia in misura percentuale maggiore, come leggo sulla stampa, decidano senza ascoltare gli undici sindaci del territorio. Non vi sono a oggi motivazioni valide per cui si prediliga San Daniele e auspico che non siano dettate da ragioni di ordine politico».
L’amministrazione Marchetti, insomma, non intende arrendersi. Anche i cittadini codroipesi hanno sollevato più di qualche preoccupazione in merito alla perdita dell’agenzia Inps. A farsene portavoce e a sollecitare a sua volta l’amministrazione affinchè faccia il possibile per evitarlo, il circolo Acli.
«Codroipo non si può permettere di perdere anche questo importante servizio – ha fatto sapere il presidente Bruno Scruzzi –, in quanto rappresenterebbe l’ennesimo disagio per i cittadini se si pensa prima chiusura della Guardia di finanza e poi alle difficoltà della sede del giudice di pace. Questo non può accadere nel secondo Comune più grande della provincia di Udine. Per questo l’amministrazione deve fare il possibile per mantenerlo, perché altrimenti si tratterebbe di una grave perdita per la città».
Viviana Zamarian
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