Colpì con la spranga un ufficiale giudiziario Patteggia cinque mesi

Il 21 marzo dell’anno scorso l’ufficiale giudiziario dell’Unep Giacomo Esposito, 58 anni, residente a Pordenone, fu preso a sprangate da un’automobilista a lui sconosciuto in viale Martelli. Riuscì a schivare i colpi, ma l’uomo riuscì a colpirlo al capo, vicino all’orecchio, con il piede di porco lungo 68 centimetri e dal diametro di due centimetri. La prognosi, per Esposito, fu di dieci giorni.

L’aggressione fu interrotta dal provvidenziale intervento di alcuni finanzieri che dalle finestre del palazzo di giustizia, al terzo piano, notarono il parapiglia, corsero giù per le scale e bloccarono l’uomo con la leva metallica. Lo stesso Esposito riferì come era nato il tutto: stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, quando il furgoncino gli era passato con le ruote sui piedi per parcheggiare, di traverso, sulle strisce. Esposito aveva dato una manata sul cofano del mezzo per attirare la sua attenzione e si era mosso verso l’automobilista, per dirgli che non si parcheggia a quel modo. L’uomo, dopo aver inveito, aveva preso il piede di porco dal bagagliaio e aveva cominciato a mulinarla in aria. L’ufficiale era riuscito a schivare quasi tutti i colpi. Dopo l’arrivo dei finanzieri, l’uomo era stato identificato e denunciato per lesioni personali e porto di un piede di porco senza giustificato motivo.

Nei giorni scorsi il procedimento penale, arrivato con una citazione diretta, si è chiuso con un patteggiamento dell’imputato, Claudio Martignago, 53 anni, residente a Pordenone, a cinque mesi e venti giorni di reclusione, pena sospesa.

Esposito, costituitosi parte civile con l’avvocato Luca Scandurra, ora dovrà ricorrere all’azione civile per poter ottenere un risarcimento del danno subito a seguito dell’aggressione. «Ha visto la morte in faccia – ha sottolineato l’avvocato Scandurra – è riuscito a schivare i colpi per un puro miracolo, se fosse stato colpito avrebbe avuto conseguenze gravi». —

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