Coltello contro i carabinieri: arrestato un ex commesso
FIUME VENETO. Poche settimane fa gli avevano assicurato il rinnovo del contratto di lavoro, commesso in un supermercato di Pordenone. Poi la doccia fredda, la disoccupazione e l’esasperazione. Quella che, molto probabilmente, l’altra sera lo ha portato ad alzare un po’ il gomito, a litigare con la convivente, a estrarre un coltello da cucina (con lama di 30 centimetri) e a minacciarla.
Fino a quando è riuscita a rifugiarsi da un vicino per chiamare i carabinieri. Lui, l’ex commesso, ha minacciato anche il vicino, poi, all’arrivo dei militari, si è barricato nel primo piano della casa, si è ferito con il coltello prima di lanciarlo verso di loro.
E’ scattato l’arresto per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello con l’aggravante dell’ubriachezza, mentre vicino di casa e convivente hanno sporto denuncia per minacce.
Dario Catavere, originario di Napoli, un periodo a Jesolo prima di arrivare a Fiume Veneto, dove abita in via Vespucci, incensurato di 36 anni, ha trascorso la notte in una cella di sicurezza del comando provinciale di Pordenone dei carabinieri – dopo un passaggio al pronto soccorso dove gli sono state refertate ferite da taglio con una prognosi di sette giorni – e ieri mattina, per l’udienza di convalida, è stato portato davanti al giudice monocratico Monica Biasutti.
L’arresto è stato convalidato e così come chiesto dal pubblico ministero Maria Grazia Zaina, il trentaseienne resterà in carcere. Almeno fino a giovedì, quando sarà celebrato il processo per direttissima. Il suo avvocato, Giusy Longo, ha chiesto i termini a difesa e, nel frattempo, gli arresti domiciliari, misura cautelare meno afflittiva del carcere, non concessa.
L’esasperazione dell’uomo si è fatta strada dopo il mancato rinnovo del contratto di lavoro. Qualche bicchiere in più e sono cominciate le liti in famiglia. Fino a quella furibonda dell’altra sera. L’uomo ha minacciato la donna e il vicino dove si era rifugiata, con un coltello, fino a lanciarlo verso i carabinieri di Fiume Veneto, al comando del luogotenente Andrea Quintavalle (alla sua prima operazione, dopo due giorni nel nuovo ruolo), e della stazione di Cordenons, giunti in rinforzo.
Nel profilo Facebook che riporta al suo nome, ironia della sorte, lo scorso anno era stato postato un fotomontaggio dietro le sbarre e un altro con la scritta “wanted”. A volte la fantasia si trasforma in realtà.
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