Come cambia la sanità in Fvg: piccoli ospedali specializzati, Palmanova sarà riferimento per l’ortopedia protesica

Con l’esecuzione di quattro interventi di protesi d’anca, ha debuttato ieri la “specializzazione” dell’ospedale di Palmanova in chirurgia ortopedica programmata e protesica. Ad eseguire gli interventi l’equipe del professor Araldo Causero dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.
A rendere in qualche modo “storico” questo evento, è il fatto che rende evidente la direzione verso cui, la riforma sanitaria del Fvg, vuole indirizzare la sanità. «E’ un primo tassello - ha rimarcato il direttore generale dell’AsuFc, Massimo Braganti - ma è il segnale che qualcosa sta iniziando a muoversi». Nella direzione di dare concretezza a un disegno «secondo il modello Hub e Spoke», ha dichiarato l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi.
A presentare l’evento ieri a Palmanova, Roberto Petri, direttore della chirurgia generale dell’AsuFc,che ha ringraziato «chi, come il professor Causero, ha accettato di mettersi in gioco in prima persona. L’emergenza Covid da un lato ha ritardato il concretizzarsi di questo progetto, ma dall’altro ci ha fato comprendere come i ritmi di lavoro che abbiamo avuto all’ospedale di Udine, non siano sostenibili». La specializzazione è una risposta a diverse esigenze «mission diverse per diversi presidi ospedalieri per gestire meglio i volumi di attività, e anche - ha aggiunto Mario Sorrentino, direttore della chirurgia a Palmanova - per ottenere risultati migliori». Ha detto di sé «sono un apripista» Araldo Causero, direttore della clinica ortopedica di Udine, nell'ambito «di un progetto più vasto. Abbiamo dato il via a questo percorso e i primi risultati sono ottimi: pur avendo messo insieme equipe e professionisti diversi che mai avevano lavorato insieme prima, è andato tutto benissimo».
Richiamando la definizione del “tassello” di un complesso mosaico che sta andando al posto che gli è stato assegnato, l’assessore Riccardi ne ha richiamato il valore. «Un piccolo tassello ma che solo qualche mese fa sembrava impossibile da incastonare. Immaginare che una clinica universitaria decidesse di avviare una specifica attività a Palmanova, un ospedale periferico, poteva sembrare un azzardo. Ma si è compreso - ha aggiunto l’assessore - che il modello Hub e Spoke è l’unico sostenibile nel lungo periodo. I centri Hub devono avere una loro vocazione, la complessità, l’emergenza e l’urgenza, le altre attività devono poter essere svolte dalle strutture Spoke». Ed ha anche il valore «della promessa mantenuta», ha aggiunto Riccardi.
L'esempio di Palmanova, che inaugura così la propria specializzazione in ortopedia (e altre ne arriveranno), ha meritato una sorta di inaugurazione formale, con i professionisti, i responsabili dell’Azienda ed anche il governatore Massimiliano Fedriga. «Questo progetto non è un “favore” che facciamo a Palmanova, bensì al sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia dentro un percorso di riforma. Il “chi fa che cosa” è fondamentale - ha ribadito Fedriga - per garantire le prestazioni del servizio sanitario regionale, ed anche per ridurre le liste di attesa e offrire ai cittadini un servizio migliore». Quello di Palmanova è un tassello, è il primo, non sarà l’ultimo: «Dobbiamo dare una specializzazione diversa a tutti gli ospedali Spoke e assegnare loro una missione». Qualificare l’offerta, ridurre i tempi di attesa e contrastare la fuga sono alcuni degli obiettivi che la riforma sanitaria punta a raggiungere. Palmanova si candida ad essere la “Monastier” del Fvg - è stata la battuta -, offrendo ai pazienti non solo chirurgia ortopedica di eccellenza ma anche la riabilitazione post intervento. —
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