Comincia a correre a sessant’anni e batte il record italiano

la storia
salima barzanti
E pensare che ha iniziato a correre a 60 anni. Certo, la corsa faceva parte del suo mondo, il marito Silvano Feltrin è lo storico presidente degli Azzano Runners e insieme a lui, che correva e corre, aveva girato mezzo mondo. Lui con le scarpette ai piedi, lei all’arrivo, supporter e punto di riferimento logistico anche per i ragazzi della squadra.
Poi, un giorno, per Maria Teresa Andreos cambia tutto: «Mentre aspettavo Silvano al traguardo della maratona di Venezia, mi sono accorta che tutti quelli che arrivavano avevano un sorriso e una gioia che superava la stanchezza – racconta – e mi sono domandata, per la prima volta, cosa avesse di così speciale la corsa. E questa sensazione è rimasta dentro di me». Gli anni passano, quel pensiero cova nel profondo e, piano piano, la porta prima a camminare, poi a corricchiare, infine a correre per davvero. Così, per Maria Teresa, oggi 68enne, inizia una nuova vita. Quella di prodigio master, fino al record italiano della categoria Sf65 (65-70 anni) nei 5 km di corsa su strada con il crono di 23’07’’, al Trofeo Città di Sacile del 16 maggio.
«Non avrei mai pensato di fare questo record, sono sempre stata non dico antisportiva, ma lo sport non mi interessava – rivela la neoprimatista –. Quella di Sacile era una gara come tutte le altre. Di solito non mi pongo obiettivi cronometrici, sì il cronometro ogni tanto lo guardo, ma io vado in gara per correre e basta, non per fare i tempi. Anzi, devo tenere a bada la mia foga iniziale, che mi fa sempre partire troppo veloce. Poi, per fortuna, tengo di testa».
Del resto, ad allenarla, c’è proprio il marito Silvano, che l’ha anche tesserata per il suo club, portando alla società un’atleta di razza, con un vero e proprio colpo di mercato. Più che per i risultati agonistici, Maria Teresa fa sport per stare bene. «La cosa importante – dice – è che ognuno corra al proprio ritmo, rispondendo al fisico, a quello che può dare».
Oggi Maria Teresa si allena e corre tre-quattro volte a settimana, spazia dai 5 km ai 30, dai 10 km alla maratona, non disdegnando la corsa in montagna. Al suo fianco c’è sempre il marito, con il quale è sposata dal 1972 e che da otto anni è il suo allenatore e il suo primo fan. «Eh sì, corriamo spesso insieme – ricorda –. Alla maratona di Valencia mi ha ripreso in corsa, perché solitamente io parto forte mentre lui ha più resistenza nel finale. Negli ultimi 2 km ho iniziato a patire un po’ e lui ha avuto la cortesia di aspettarmi e correre al mio passo. Tant’è che abbiamo tagliamo insieme il traguardo della gara spagnola. Io però non so se l’avrei aspettato, mi sa che l’avrei lasciato sul posto e avrei proseguito. ..».
Grinta ne ha da vendere, Maria Teresa. E sono proprio forza di volontà e determinazione a farla correre più veloce delle coetanee. Oltre, ovviamente, ai consigli della sua dolce (e veloce) metà. —
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