Commercianti contrari al gazebo in piazzetta

Quattro imprenditori di via Lionello bocciano il progetto di Ivana Fantinel «Nonostante le parole della titolare del locale, non siamo favorevoli» 
Udine 17 NOVEMBRE 2017 gazebo piazzetta lionello. Petrussi Foto Press - Maiimo Turco
Udine 17 NOVEMBRE 2017 gazebo piazzetta lionello. Petrussi Foto Press - Maiimo Turco
Il gazebo del “Pane Vino e San Daniele” diventa un caso. Sì perché nonostante le rassicurazioni della proprietaria del locale, i commercianti di via Lionello non hanno dato l’“ok” alla realizzazione. E senza quel “via libera” il gazebo da 5 metri per dieci non può essere realizzato.


Il «no» è quello dei quattro titolari delle attività che si affacciano sulla piazza di fronte all’ingresso di palazzo D’Aronco, contrari a una struttura permanente che limiti la visibilità dei loro negozi. «Rimaniamo meravigliati e allo stesso tempo sconcertati dinanzi alle affermazioni della proprietaria del locale “Pane Vino e San Daniele” Ivana Fantinel – sottolinea, anche a nome dei colleghi, Emilio Conti, titolare dello storico negozio di timbri e targhe –. Smentiamo quanto comunicato dalla proprietà, perché nessuno di noi ha dato parere favorevole alla realizzazione di quella nuova struttura».


Per i commercianti interessati all’opera, infatti, nulla è cambiato rispetto allo scorso anno, quando in più occasioni – e anche attraverso l’assistenza di un legale (sono state inviate quattro lettere agli uffici comunali) – avevano manifestato la propria contrarietà alla realizzazione del dehors. «Il regolamento comunale che disciplina arredi e dehors parla chiaro e specifica come basti anche un solo negoziante contrario alla realizzazione dell’opera per bloccarla – insiste Emilio Conti –. E siccome il nostro parere non è cambiato, non capisco questa uscita della proprietà».


Solo qualche giorno fa si erano riuniti a un tavolo i proprietari del locale, la famiglia Fantinel, gli esercenti delle attività della via interessati dal progetto e l’amministratore di condominio Andrea Soramel, per riprendere in mano la questione dopo mesi di silenzio. Un incontro che non si era affatto concluso con decisioni risolutive, se non una pallida apertura degli esercenti a prendere in considerazione nuove proposte, sulla base di progetti seri e non schizzi abbozzati. Una di queste riguarda lo spazio tra la galleria Fattori e i portici della via, in cui il vecchio palazzo si unisce al nuovo, per il quale è stato ipotizzato un arco trasparente e moderno che andrebbe a riqualificare e valorizzare l’intera galleria, risolvendo anche il problema della pioggia in quel brevissimo tratto, e per il quale la proprietà del locale si sarebbe resa disponibile a contribuire nelle spese di realizzazione nel caso in cui si procedesse anche alla realizzazione del gazebo. Nella stessa occasione, i commercianti, pur interessati ad ascoltare le proposte, avevano ribadito la necessità di tenere in considerazione che la struttura, seppur modificata e realizzata interamente in cristallo e trasparente, limita comunque la visibilità delle loro attività, pur dimostrando flessibilità a tenere in considerazione proposte per migliorare l’aspetto della piazza. «La soluzione che ci propongono dal locale non ci sembra migliorativa, anzi, e noi abbiamo il dovere di difendere le nostre attività. Ci meravigliamo che se ne parli ancora sulla base di un parere, il nostro, che non è cambiato – aggiunge il commerciante –. Speriamo, a questo punto, che il regolamento sia uguale per tutti e come tale venga applicato senza simpatie, perché di fronte al nostro “no”, francamente, non capisco come mai si parli ancora della realizzazione di questo gazebo».


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