Commercio, Caneva all’Anci: «Stop al diktat pro Ogm»
CANEVA. Un comune considerato piccolo, ma con una grande determinazione. L’amministrazione di Caneva sta facendo nascere un movimento di sindaci e cittadini a tutela del cibo, dell’ambiente e della salute.
L’iniziativa. L’iniziativa, partita dal sindaco Andrea Attilio Gava, che guida una coalizione di centrodestra, è destinata a mobilitare l’intera Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, per far sentire al governo il proprio dissenso contro il negoziato in corso tra Europa e Stati Uniti.
Si tratta del Ttip, ovvero il “Transatlantic trade and investment partnership” – vale a dire trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti – un accordo di portata mondiale concepito a vantaggio esclusivo delle multinazionali e sponsorizzato dal presidente americano Barak Obama.
Un trattato globale che, pochi potenti stanno elaborando senza alcuna trasparenza, secondo un vasto movimento di opinione pubblica mondiale. Appare destinato, secondo molti, a indebolire le possibilità decisionali dei singoli stati e governi, minando la democrazia e le tutele dei diritti dei popoli alla biodiversità delle produzioni agricole, a un lavoro decentemente retribuito e al rispetto dell’ambiente.
Gava in questa battaglia contro il Ttip si è unito al collega Giampaolo Bidoli, il quale a Tramonti di Sotto guida una coalizione civica di centrosinistra: il consiglio del Comune montano nell’agosto del 2015 aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno «di totale dissenso nei confronti del Partenariato transatlantico».
L’assemblea. Gava e Bidoli sono stati i protagonisti di un’assemblea con la popolazione canevese, organizzata assieme al Gruppo acquisto solidale (Gas). Successivamente il consiglio comunale di Caneva ha approvato un ordine del giorno dal titolo oltremodo esplicito, “Stop al Ttip: Partenariato transatlantico su commercio e investimenti”.
«Abbiamo affrontato un tema globale perché il nostro futuro è legato ad esso – afferma Gava – Le eccellenze alimentari della comunità canevese potrebbero sparire di fronte all’invasione di sementi e cibi transgenici delle multinazionali americane ed europee, all’imposizione di prodotti alimentari standardizzati ovunque nel pianeta».
«Gli amministratori comunali – evidenzia – devono sempre guardare al mondo intero, per intuire i cambiamenti e prevenirli quando sono negativi, come nel caso del trattato Tttip che potrebbe compromettere, per sempre, le particolarità delle produzioni del settore agroalimentare locale. Dobbiamo proteggere generazioni di sacrifici, di sforzi per promuovere prodotti tipici come il FigoMoro, il simbolo di Caneva, il nostro prezioso olio d’oliva di frantoio, i formaggi di malga dell’altipiano del Cansiglio, il vino delle nostre colline».
Secono il primo cittadino canevese «tutto ciò potrebbe essere ridotto a un vago ricordo, a causa delle decisioni imposte nell’interesse esclusivo e incontrollato delle grandi produzioni multinazionali».
Il governo. L’ordine del giorno canevese impegna il sindaco e la giunta a chiedere – tramite l’Anci – che il governo si opponga al trattato nel consiglio europeo e, in subordine, si adoperi per far respingere il trattato stesso dal parlamento europeo, promuovendo tutte le azioni possibili con gli enti locali contro il Ttip. Il documento canevese è stato inviato alla Regione, al consiglio dei ministri, al parlamento italiano e alla commissione europea.
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