Commercio in ginocchio chiude il “Buonacquisto”

Risuona nuovamente l’allarme per le prospettive del commercio goriziano e in questo caso a preoccupare è in particolare la situazione che riguarda le aree commerciali nei quartieri di Sant’Anna e Sant’Andrea, nelle vie Terza Armata, Garzarolli e Tabai.
Partiamo proprio da Sant’Anna dove è ormai soltanto un ricordo il polo commerciale che si era formato nella zona terminale di via Garzarolli: in questo caso ha pesato la nuova viabilità introdotta nell’ottobre di tre anni fa nell’ambito del progetto predisposto già durante la giunta Brancati (e poi attuato dalla prima giunta Romoli) per rimodellare l’ingresso sud della città con il percorso rotatorio fra le vie Terza armata e Trieste e la realizzazione della bretella di collegamento fra le due strade (via Morassi). Gli esercenti avevano lamentato da subito un calo degli affari e si erano attivati con una raccolta di firme per la riapertura del “varco” di via Garzarolli per consentire l’accesso ai supermercati. I primi a chiudere erano stati Maxicarta e Ms abbigliamento, poi nel 2012 era toccato al Dpiù, al punto vendita di Centrocarni isontine e a Gds Frutta (ex Frutteto). E fine agosto ha chiuso anche un negozio con un’ampia metratura che vendeva abbigliamento e articoli per la casa, gestito da un commerciante cinese residente a Gorizia. Restano solo la panetteria “Il Fornaio”, Am Motori, Comelli elettroveneta, “Sirene blu” e lo spaccio occhiali.
La preoccupazione si estende fino a via Tabai dove ha sede il negozio di elettrodomestici, casalinghi, giocattoli e cartoleria “Buonacquisto” nel centro commerciale “Smart”: si teme, infatti, una possibile chiusura nel giro di pochi mesi. A diversi dipendenti è già stato ridotto l’orario di lavoro. E poi, tornando a Sant’Anna, restano le incognite sulle prospettive di via Terza Armata che già deve scontare le difficoltà delle numerose concessionarie dislocate lungo la via. Sulla crisi del commercio nelle zone di Sant’Anna e Sant’Andrea ha presentato ieri un’interrogazione il consigliere del Popolo di Gorizia Fabio Gentile: «Da circa un mese, si susseguono preoccupanti voci in merito alla chiusura del “Buonacquisto” che occupa diversi dipendenti, dei quali molti giovani goriziani. È uno dei pochi punti vendita a Gorizia dove trovare piccoli elettrodomestici, giochi per bambini, cancelleria scolastica e tutta una serie di prodotti che sono difficili da reperire nella nostra città, anche in negozi di dimensioni più ridotte e specializzati. La presenza di “Buonacquisto” è dunque fondamentale anche per il funzionamento delle altre attività commerciali presenti all’interno del centro commerciale “Smart” ed una sua chiusura finirebbe pure per mettere in difficoltà gli altri esercizi».
«In via Garzarolli – continua Gentile – ha chiuso un mese fa un esercizio gestito da cinesi, che al suo interno aveva una vasta scelta di merce di ogni genere e pare che anche il grande negozio di abbigliamento posto sulla trafficata via Terza Armata di fronte alla sede di Goriziana Caffè, sarebbe in procinto di passare di proprietà o chiudere definitivamente».
Il consigliere chiede quindi al sindaco Romoli e all’assessore al commercio Bellan se si è intervenuti con la proprietà al fine di salvare il “Buonacquisto” «vista la tipicità della merce in vendita, che risulta difficilmente reperibile in città, e considerando che dà lavoro a diversi dipendenti goriziani». Gentile chiede inoltre di «attivarsi per scongiurare la chiusura» e quali siano «le azioni che l’assessorato metterà in campo anche per evitare la chiusura del negozio di abbigliamento in via Terza Armata».
Piero Tallandini
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