Comprano online, ma cadono nelle rete dei truffatori: sette smascherati dai carabinieri

I carabinieri sono riusciti ad identificare i titolari delle utenze di riferimento inserite negli annunci di vendita e da quelle a risalire ai chi aveva messo in atto le truffe

FIUME VENETO. Le truffe informatiche sono uno dei fenomeni criminali in aumento negli ultimi anni e a pagarne le spese non ci sono solo aziende ed enti ma, soprattutto, privati cittadini che, grazie al proliferare dei servizi di vendita “on-line”, perfezionano acquisti per risparmiare sui costi e per economizzare sul tempo.

Nell’ambito della prevenzione e repressione di questo fenomeno, la Stazione carabinieri di Fiume Veneto, a seguito di alcune denunce formalizzate nello scorso mese di gennaio da cittadini residenti proprio a Fiume Veneto, ha svolto un'attività investigativa in relazione a tre distinte truffe perpetrate via internet.

La prima vittima, interessata all’acquisto sul sito “Kijiji” di un pc portatile al prezzo di 1.300 euro, lo aveva comprato pagandolo tramite versamento su carta Postepay. Il venditore/truffatore, sentito telefonicamente l’acquirente, gli aveva fatto presente che la propria Postepay si era smagnetizzata e l’aveva invitato a ripetere il bonifico per la stessa somma.

Solo dopo diversi giorni, non vedendosi recapito l’apparato acquistato, si era reso conto di essere stato vittima di una truffa e aveva denunciato i fatti.

Anche la seconda vittima, interessata all’acquisto di una play station sul sito internet “Superscontatissimo.com”, posta in vendita al prezzo di 200 euro, aveva eseguito un bonifico su una carta Postepay, rimanendo invano in attesa della spedizione.

La terza vittima aveva pagato 500 euro per un robot da cucina che aveva acquistato sul sito internet “Marketyplace”.

I carabinieri sono riusciti ad identificare i titolari delle utenze di riferimento inserite negli annunci di vendita e da quelle a risalire ai chi aveva messo in atto le truffe e cioè un soggetto residente in Puglia, uno in Emilia Romagna e l’ultimo in Veneto.

Le perquisizioni eseguite hanno consentito ai militari di sequestrare elementi probatori certi sulla colpevolezza di queste persone. I carabinieri hanno così hanno deferito sette persone, di cui un uomo ed una donna originari di Bari per la prima truffa, quattro uomini originari e residenti del Crotonese per la seconda e una donna originaria della provincia di Pordenone, ma attualmente residente in Veneto, per l’ultima truffa.

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