Computer in tilt, caos sui fondi all’agricoltura

Il disservizio all’Agea costringe ad autocertificare migliaia di domande entro lunedì. Coldiretti si scaglia contro l’Agenzia

UDINE. Grana Agea per le imprese agricole della regione che corrono il rischio di perdere i benefici della Pac, ovvero i contributi europei. Il sistema informatico di Agea, l’organismo pagatore delle aziende agricole che dipende direttamente dal ministero dell’Agricoltura, sta mostrando in questi giorni cruciali (il termine per la presentazione delle domande scade il 15 giugno) «imbarazzanti criticità», come le definisce Confagricoltura Fvg, rendendo di fatto impossibile rispettare i termini per un numero rilevante di imprese.

E il danno paventato non è da poco perchè «le domande che consegniamo oggi - dichiara Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg - valgono per il quinquennio futuro. Quindi le aziende sono esposte al rischio di non vedersi assegnare i contributi spettanti per i 5 anni di durata della Pac, dal 2015 al 2020. Semplicemente inaccettabile!»

«Come Coldiretti - spiega il direttore della federazione regionale Danilo Merz - siamo riusciti a chiudere il 60 per cento delle pratiche (su una gestione di oltre 12 mila 500 domande, di cui circa 6.800 dalla provincia di Udine, 5 mila da quella di Pordenone e le restanti tra Gorizia e Trieste), ma non riusciremo a concludere l’iter per il restante 40 per cento entro lunedì».

C’è il rischio che i contributi Pac vengano perduti? «Fortunatamente no. Per evitarlo stiamo facendo ricorso alla domanda semplificata, e nelle varie sedi sono stati convocati gli imprenditori per la sottoscrizione del documento, che ci darà tempo fino al 10 luglio per completare la pratica». Una “manna” la domanda semplificata «perchè il regolamento europeo dava sì tempo fino al 10 luglio per la presentazione delle istanze, ma prevedeva anche una penalizzazione dell’1 per cento per ogni giorno successivo a quello del 15 giugno.

Con l’introduzione della domanda semplificata la penalizzazione non ci sarà più». Quella venuta a crearsi con Agea «è una situazione insostenibile - considera il presidente regionale di Coldiretti, Dario Ermacora -, che nasce ancora prima, con i tempi lunghi che l’Italia si è presa per emanare i decreti relativi alla Pac, che hanno avuto come conseguenza che le prime domande che erano state completate, hanno dovuto essere riaperte e riviste alla luce delle rinnovate disposizioni ministeriali».

E poi Agea, al centro di più di una polemica, che il Fvg ha scelto come ente pagatore, unica regione del Nord Italia. «Più volte abbiamo affrontato il problema con la Regione. Mi aguro - conclude Ermacora - che ora si possano fare scelte diverse».

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