Comunali 2022, tra volti noti e outsider ecco chi sono i primi candidati sindaco in Friuli Venezia Giulia
Tante le sfide elettorali di primavera: occhi puntati soprattutto su Codroipo, Lignano, Azzano Decimo, Monfalcone e Gorizia. Si vota anche a Tolmezzo e Cervignano
UDINE. Avanti a piccoli passi, tra schieramenti divisi, outsider che sbucano all’ultimo miglio e coalizioni che, soprattutto a centrodestra, vanno a caccia di un difficile equilibrio interno. La marcia verso le Comunali di primavera, in altre parole, prosegue, ma vuoi per le tempistiche ancora dilatate – adesso si sussurra della possibilità di svolgere il primo turno il 22 e 23 oppure il 29 e 30 maggio –, vuoi per le tensioni nazionali che si affacciano in salsa locale, le partite da chiudere, quanto a candidati sindaco, sono ancora molte.
Codroipo e Azzano Decimo
Il nodo principale, al momento, sembra quello del centrodestra a Codroipo dove il punto di domanda è essenzialmente legato alla presenza o meno in lista dell’uscente (e non ricandidabile a sindaco) Fabio Marchetti.
Un’operazione di discontinuità, in questo senso, è chiesta da Lega, Forza Italia, Progetto Fvg e pure da una parte di Fratelli d’Italia con il Carroccio che, tra l’altro, ha già ufficializzato una sua proposta legata al nome del manager, ed ex presidente della Pallacanestro Trieste, Gianluca Mauro che, tuttavia, vuole evitare la corsa in solitaria, nonostante la chance garantita dal ballottaggio, e cerca di ricompattare l’alleanza.
Per farcela, però, Mauro e i leghisti devono convincere soprattutto il blocco centrista – che pare voler insistere su Tiziana Cividini –, ma pure i meloniani, mentre l’ultimo papabile profilo comune, emerso in queste ore, è quello del presidente di Copagri Fvg Valentino Targato.
E se a Codroipo il centrosinistra naviga ancora in alto mare, ad Azzano Decimo Pd e Azzano Insieme hanno chiuso su Enrico Guin, ma dalla partita non è ancora escluso totalmente l’ex sindaco e assessore regionale Paolo Panontin. Il centrodestra, qui, si presenta diviso al primo turno se pensiamo a come Lega, Forza Italia e Progetto Fvg abbiano scelto Angelo Bortolus, mentre Fratelli d’Italia Massimo Piccini.
Gorizia e Monfalcone
Nella città di maggiori dimensioni che andrà al voto tra un paio di mesi – cioè Gorizia – la certezza si chiama Rodolfo Ziberna sostenuto dal centrodestra e a caccia del bis dopo il successo del 2017. Dall’altra parte della barricata, invece, dopo aver bruciato diverse piste, il Pd ha scelto il profilo dell’ex senatrice Laura Fasiolo che tuttavia, almeno al momento, non ottiene il placet dell’intero centrosinistra.
A dir poco interessante, poi, è la situazione a Monfalcone dove da tempo la sfida pareva essere ristretta ad Anna Maria Cisint, che si ripresenta con l’appoggio di tutti i partiti di centrodestra, e a Cristiana Morsolin per il centrosinistra. In realtà, invece, è prima di tutto già sbucato un terzo competitor e cioè quel Luciano Rebulla, ex sottosegretario Dc in due Governi guidati da Giulio Andreotti, che andrà a caccia di voti centristi, ma alle elezioni potrebbe addirittura presentarsi anche un quarto candidato: l’ex consigliere regionale Federico Razzini.
Le altre sfide principali
Nei Comuni sotto i 15 mila abitanti – dove a differenza dei quattro sovracitati non ci sarà il ballottaggio – una delle sfide chiave riguarda Cervignano, comune in cui l’attuale assessore allo Sport e al Bilancio Andrea Zampar affronterà, per il centrosinistra, l’ex consigliere comunale Andrea Balducci, ma venerdì è stata ufficializzata anche una terza candidatura, quella, a sinistra, dell’ex assessore Federica Maule.
A Lignano, quindi, il centrodestra pare voler stringere i tempi puntando su Vico Meroi, anche se non si esclude una possibile corsa di Emanuele Rodeano, a Tarvisio l’ex sindaco Renato Carlantoni potrebbe davvero sfidare l’uscente (e suo erede) Renzo Zanette, sfilandogli diversi consiglieri comunali, ma è a Tolmezzo dove regna il caos maggiore.
Se è vero, infatti, che il centrosinistra ha presentato Marco Craighero come candidato unitario, è altrettanto vero che il gruppo che si riconosce in Azione di Carlo Calenda ha subito preso le distanze dallo stesso Craighero. A destra, invece, l’autocandidatura di Roberto Vicentini, presidente di Confidimprese Fvg, non convince tutti gli alleati, con l’ex sindaco Francesco Brollo al lavoro su una coalizione di centro che potrebbe presentare Fabiola De Martino oppure Francesco Martini.
Miscellanea degli altri comuni
Le elezioni a Casarsa paiono davvero destinate a trasformarsi in un faccia a faccia tra Claudio Colussi per il centrodestra e Claudia Tomba per il centrosinistra, a Buja i conservatori sembrano voler puntare sull’assessore allo Sport Mario Zontone, mentre è tutto deciso a Cormons dove tra Roberto Felcaro e il bis in Comune si staglierà l’avversaria Elena Gasparin.
A Ronchi, andando oltre, Livio Vecchiet ha deciso di ripresentarsi, ma deve sciogliere il nodo delle alleanze e a Duino sarà il consigliere regionale della Slovensk Skupnost Igor Gabrovec ad affrontare, per il centrosinistra, l’uscente Daniela Pallotta.
Passando a Fontanafredda, poi, alla coalizione di Michele Pegolo si è aggiunto anche Progetto Fvg e il Pd riflette su Adriana Del Tedesco con le civiche che ragionano attorno al nome di Claudio Peruch senza escludere le piste che portano a Vanni Zandonà oppure a Sonia Chiarotto.
Il vicesindaco uscente di Maniago Umberto Scarabello, proseguendo, cercherà di prendere in mano l’eredità di Andrea Carli con il centrodestra in alto mare, a Sagrado si attende l’ufficializzazione della ridiscesa in campo di Marco Vittori ed è complicata la situazione a San Canzian.
Da una parte, infatti, l’uscente Claudio Fratta corre il rischio di dover superare il fuoco amico di Silvia Caruso, già sindaco della cittadina isontina dal 2007 al 2017, mentre a destra è possibile una rottura con il candidato in pectore Ciro De Simone da una parte e l’outsider Giorgia Deiuri dall’altra.
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