Comunali ad Azzano, l’ex assessore regionale Panontin si candida sindaco: «Soltanto un mandato, poi lascio»

La lista si chiama Azzano Civica. Presentato il simbolo e un anticipo di programma: «Il progetto supera le barriere di appartenenza»

Davide Francescutti

AZZANO DECIMO. Si chiama Azzano Civica la quarta forza che si presenterà alla elezioni comunali di Azzano Decimo. Nome e simbolo (che riprende con una grafica moderna i colori del gonfalone comunale) sono stati presentati dal candidato sindaco Paolo Panontin, il quale ha sottolineato come il nuovo soggetto politico sarà caratterizzato da un mix «di freschezza proveniente dalla società civile e da elementi d’esperienza, provenienti dalle precedenti amministrazioni e da quella uscente». Lo stesso Panontin vent’anni anni fa, prima di diventare consigliere e assessore regionale, era stato sindaco.

Oltre le Barriere

«Questo progetto supera le bandiere di appartenenza e ragiona per il bene della comunità, alla quale ci proponiamo come un’offerta in più tra cui scegliere – ha specificato Panontin –. Spero non sia una campagna elettorale dura: almeno da parte mia scontri feroci non arriveranno. Faremo proposte serie e non propaganda». A testimoniare questa unità d’intenti del progetto civico, al fianco di Panontin c’era Renato Favretto, tra i promotori della lista e due decenni fa all’opposizione dell’allora primo cittadino. «Paolo si è sempre contraddistinto per un approccio di ascolto e lavoro a favore del territorio» ha osservato Favretto. La scelta civica, hanno rimarcato i due, è stata determinata dall’indipendenza che proprio il civismo può dare, a favore del proprio paese.

Al lavoro sul programma

Il programma è in fase di definizione, Panontin ha comunque anticipato alcuni temi, dalla sistemazione viaria all’assistenza sanitaria. «Penso che sia fondamentale dare continuità ai progetti che funzionano e in tal senso la cittadella sanitaria e il rafforzamento delle politiche assistenziali, che già vent’anni fa avevo indicato come progetto di lungo periodo, siano tra questi» ha puntualizzato. Spazio anche per un’analisi del voto che verrà, partendo dai numeri della vicina San Vito, anch’essa un centro d’oltre 15 mila abitanti, nel quale nelle elezioni su doppio turno dello scorso autunno ha preso parte al voto poco più della metà degli aventi diritto. «Ciò significa circa 6 mila elettori ad Azzano: cercheremo di recuperare chi, disilluso, in questi anni non è andato a votare – ha analizzato Panontin – . Spiegheremo che una cosa è la politica nazionale, altro è poter esprimere la preferenza su chi amministrerà a livello locale».

L’ipotesi ballottaggio

Con quattro candidati sindaco il ballottaggio appare abbastanza certo: Azzano Civica ha già annunciato come si comporterà se vi accederà. Nessun apparentamento ufficiale ma verrà riservato spazio in giunta alle altre civiche che autonomamente sosterranno Panontin. Lo sguardo arriva anche al 2027, prossimo turno elettorale. «Nel caso diventassi sindaco mi adopererò affinché al termine del primo mandato possa esservi una staffetta, con l’auspicio di un sindaco donna – ha concluso Panontin – . Un sindaco deve essere equilibrato e mai dimenticarsi di far parte di una squadra». Spazio, dunque, alla formazione della squadra di candidati consiglieri.

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