Comunali Pordenone, Capozzella: «Grave che un sindaco sia scelto a Roma, servono le civiche»

Il segretario provinciale dei grillini strizza l’occhio a Salvador. Il capogruppo della Civica non ha sciolto ancora la riserva mentre Conficoni va avanti

Martina Milia
Mauro Capozzella, capogruppo del M5S
Mauro Capozzella, capogruppo del M5S

Se in casa centrodestra la gestione del potere ha inevitabilmente generato divisioni, le forze all’opposizione non se la passano meglio. Ieri il segretario provinciale del Movimento 5 stelle, Mauro Cappozzella, dopo che a Roma il centrodestra ha incoronato Basso e dopo che, sempre da Roma, M5s ha decretato il no a una lista dei grillini con Italia Viva, è passato al contrattacco: «È grave che il candidato sindaco di Pordenone – ha detto Capozzella riferendosi a Basso – venga scelto a Roma dalle segreterie dei partiti. Ecco perché le civiche sono necessarie».

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In una nota diffusa ieri mattina, l’ex consigliere regionale ha strizzato l’occhio al civismo pordenonese che è ancora sull’Aventino. «Maglia nera o maglia rossa, ma nessun che indossi la maglia vera, quella con la scritta “Pordenone” in vista delle imminenti elezioni comunali. In una parola, due candidati che rispecchiano la logica politica dei partiti nazionali, entrambi consiglieri regionali con il loro stipendio, che sono in bilico sull’orlo di un baratro per definire giochini legati al terzo mandato e ai posti decisi dal nuovo piano sanitario oncologico regionale. Nessuno che parli di Pordenone – ha scritto – e dei suoi problemi che sono molti e di varia specie.

Ecco perché è necessario che i pordenonesi trovino una risposta in un disegno civico a 360 gradi che abbia come slogan e obbiettivo “Pordenone”. Il tutto attraverso un programma di pochi punti ma forti e tutti disegnati sulla città. Se la campagna elettorale si giocherà sulle beghe politiche nazionali e regionali a rimetterci ancora una volta sarà Pordenone».

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E ancora: «Si susseguono nomi di candidarti e schieramenti che nascono da disegni regionali e nazionali: è il vecchio modo di fare politica che deve trovare una forma nuova in una espressione forte di civismo e impegno concreto per la città». Se a questo richiamo risponderanno la Civica di Marco Salvador e Civica Fvg di Orazio Cantiello è presto per dirlo.

Chi va avanti intanto è Nicola Conficoni, che per ora si diverte a rispondere via social a quello che si sta palesando come il suo principale avversario, l’ex sindaco Alessandro Ciriani, che nei video Conficoni continua a chiamare “sindaco”. Dopo un primo duello a distanza sul ponte Meduna, ne è andato in onda uno sui parcheggi. E ieri è stata la volta del commercio con la specifica del dem: «Pensavo che il candidato sindaco della destra fosse Alessandro Basso, ma anche oggi l’eurodeputato Ciriani gli fa ombra». Ciriani l’altra sera ha lanciato anche un’altra provocazione, questa volta goliardica: un’immagine di Bart Simpson che scrive alla lavagna, per punizione e a ripetizione, “Non devo votare Conficoni”. Come risponderà stavolta il candidato del Pd? Chissà se Netflix sia interessata a una nuova serie a puntate.

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