Il Comune non concede il permesso di ospitare minori stranieri, la cooperativa ricorre al Tar
Filoxeinia, onlus di Pordenone, aveva chiesto di poter accogliere 22 minorenni non accompagnati in una parte dell’ex albergo Doimo, ad Aviano
La cooperativa Filoxeinia, onlus di Pordenone, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale impugnando il rifiuto del Comune di Aviano a far accogliere, in una struttura della cooperativa, una comunità di minori non accompagnati.
Da oltre un anno, Filoxenia si sta misurando con l’amministrazione comunale per poter ospitare in una parte dell’albergo Doimo di Aviano, in via Pordenone, fino a 22 minori non accompagnati, maschi, di età compresa fra i 14 e 17 anni.
Nel frattempo, la cooperativa ha realizzato diversi interventi per rendere una parte dell’ex albergo Doimo, quella destinata ai minori non accompagnati, agibile e adatta a ospitarli come Comunità Filò.
Filoxenia il 17 giugno 2024 aveva ottenuto il parere favorevole a ospitare all’ex Doimo i minori da parte dell’Azienda sanitaria Friuli occidentale, con la raccomandazione che il locale cucina al piano terra con una superficie finestrata venga areato e illuminato o in alternativa sia garantito, allo stesso locale, un idoneo sistema di ventilazione artificiale. Filoxenia, il 16 agosto scorso, aveva ottenuto dal servizio sociale dei Comuni del Livenza, Cansiglio e Cavallo, dopo sopralluoghi e l’analisi della documentazione, il parere favorevole all’accoglienza dei 22 minori non accompagnati.
Di altro avviso è stato il Comune di Aviano che, in una comunicazione dell’11 novembre scorso, non ha autorizzato, nell’ex albergo Doimo, «l’esercizio della comunità per l’integrazione sociale e socio-culturale di minori».
A nulla è valsa la successiva richiesta di metà dicembre, inoltrata al Comune di Aviano da parte della cooperativa Filoxenia onlus, tramite i propri legali, di riesaminare e annullare il diniego, consentendo di accogliere all’ex Doimo fino a 22 minori non accompagnati. Diniego che i legali della cooperativa ritengono pretestuoso in quanto si basa su prescrizioni e dichiarazioni non dovute per l’immobile ex Doimo, costruito in data antecedente il 1989 e mai ristrutturato.
«A quel punto – afferma Monica Ruffati, presidente della cooperativa Filoxenia onlus - non ci è rimasto che ricorrere al Tar (l’atto è della metà di gennaio 2025) contro il provvedimento del Comune di Aviano e per riaffermare il nostro dovere di accogliere i minori non accompagnati, richiedenti asilo, perlopiù della rotta balcanica e i diritti all’ospitalità e all’accoglienza (sanciti dalla Costituzione e dagli stessi provvedimenti legislativi regionali) da parte di coloro che cercano, quali profughi, di sopravvivere e sottrarsi a dittature criminali, carcere, torture, guerre e fame per totale mancanza di risorse», sottolinea in conclusione la presidente della cooperativa pordenonese.
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