Con la Fondazione Crup 120 milioni al territorio
UDINE. È una delle poche realtà che riesce a mettere tutti d’accordo: politica, mondo accademico, categorie e clero. La Fondazione Crup, che proprio ieri ha festeggiato i suoi 20 anni di vita, è vista come una risorsa per il Friuli, per ciò ha fatto e per ciò che ha contribuito a realizzare. Negli ultimi due decenni ha distribuito 119 milioni di euro (23 milioni dei quali nei primi dieci anni di vita, 96 nei secondi dieci) per interventi nei settori dell’assistenza, della salute pubblica, dell’istruzione, della ricerca e della cultura. Un’azione sintetizzata in un volume, “Venti anni”, curato da Giuseppe Bergamini e Luciano Padovese, che è stato presentato ieri nel Castello di Udine.
«È una sintesi del percorso fatto – chiarisce il presidente della Fondazione Lionello D’Agostini – che è stato faticoso soprattutto all’inizio, ma che ci ha consentito di portare a termine molti progetti a sostegno di associazioni e istituzioni, dando un contributo importante alla crescita del territorio». Per il futuro, però, le difficoltà economiche impongono un ripensamento del modo di operare della Fondazione, e per questo D’Agostini lancia un appello: «Sarà fondamentale trovare sinergie con gli altri enti del territorio, perché insieme si può riuscire a fare molto di più di quanto sia possibile da soli».
Il lavoro portato avanti dalla Fondazione Crup è un esempio anche a livello nazionale, come rimarcato da Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa. «D’Agostini e gli altri amministratori stanno facendo un ottimo lavoro intraprendendo quella strada che oramai tutte le fondazioni devono seguire, e cioè quella del welfare. Poiché gli enti locali fanno sempre più fatica a dare risposte ai bisogni sociali, tocca a noi stare vicino agli anziani, ai disabili, alle persone a rischio di esclusione sociale. Si dice che di soldi non ce ne siano più molti – precisa – credo invece che vadano spesi meglio, cercando di soddisfare le esigenze della società, ed è quello che le fondazioni stanno cercando di fare». Guzzetti fa cenno al tentativo della politica di entrare nelle fondazioni: «Nei nostri cda di politici non ce ne sono, ma il tentativo di farvi parte per utilizzare le fondazioni in maniera strumentale c’è. Il nostro intento è continuare a restare autonomi».
Per il sindaco di Udine Furio Honsell, la Fondazione Crup «è stata protagonista di quasi tutte le iniziative più significative realizzate in regione negli ultimi vent’anni, interpretando al meglio l’anima friulana». Il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti la definisce come l’emblema «di come possa essere interpretato al meglio il concetto di sussidarietà», mentre il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini la considera «il trait d’union tra le province storiche del Friuli». Infine il pensiero dell’arcivescovo Bruno Mazzocato, che riconosce alla Fondazione Crup «sensibilità e intelligenza nel mettere in pratica percorsi nel campo dell’arte, della cultura, della carità».
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