Concerti live dell’estate 2018 a Lignano: giro d'affari di 10 milioni e 60 mila presenze

LIGNANO. A oltre 50 mila presenze e 10 milioni di euro ammonta l’indotto, turistico ed economico, determinato dalle tre “date zero” dei concerti di Vasco, Cremonini e Negramaro ospitati a Lignano Sabbiadoro tra la metà di maggio e la fine di giugno 2018. A dimostrarlo è una collaborazione di ricerca tra il dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine e Fvg Live – Eps Italia, volta ad analizzare l’impatto e la sostenibilità degli eventi musicali nel litorale friulano.
Complessivamente i tre appuntamenti hanno registrato un afflusso di pubblico di oltre 60 mila persone, il 24% delle quali non era mai stata a Lignano e il 14% non era mai stata in Friuli Venezia Giulia.
«Non ci sono molti imprenditori illuminati che scelgono di finanziare l’università come ha fatto in questo caso Luca Tosolini di Managing director di Fvg Music Live». Ad affermarlo è stato Luca Fanotto, sindaco della località balneare, in occasione dell’incontro di presentazione dei risultati dell’indagine, ieri, nel Palazzo della Regione di Udine, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini, Tosolini e, per l’università udinese, Laura Rizzi, Marika Gon e Stefania Troiano.
«Ad intervistare per la ricerca le 1.493 persone (delle quali 1.039 partecipanti a un concerto) sono stati 10 studenti universitari tirocinanti di turismo culturale, che hanno agito in diverse aree della città per 15 giorni» ha spiegato Rizzi . «Per di più – ha continuato – l’87% degli spettatori intervistati ha dichiarato di trovarsi a Lignano esclusivamente per assistere al concerto e il 50% di aver pernottato almeno una notte, prevalentemente in strutture alberghiere».
Una convalida che, dati alla mano, sancisce la formula vincente musica live e sinergia tra istituzioni pubbliche e operatori privati come volano per il rilancio turistico della Regione.
«Le risorse per questi grandi eventi sono ben investite, in quanto fungono da moltiplicatori importanti – ha affermato Bini -. Attraverso l’organizzazione di un evento-concerto si promuove l’intero territorio, è necessario quindi sfruttare quel palcoscenico, appunto, per promuovere la nostra regione a tutto tondo, coinvolgendo magari anche Promo Turismo Fvg».
In particolare, ha aggiunto Fanotto: «I concerti lignanesi di maggio e giugno 2018 sono tutti “date zero”, peculiarità che, come dimostrato, ha permesso una stanzialità sul territorio prolungata e l’intrinseca potenzialità di fidelizzare il turista, nonché di veicolare l’immagine della località locale e dell’intera regione sull’orizzonte nazionale».
Oltre a farlo conoscere, i concerti hanno avuto un impatto proficuo sul litorale. Sulla base delle dichiarazioni degli intervistati infatti, la spesa media stimata e sostenuta da ciascuna persona a Lignano ammonta a circa 80 euro per gli spettatori che non hanno pernottato e a circa 250 euro per coloro che invece hanno soggiornato per più giorni.
«Sommando la spesa diretta dei partecipanti (10,4 milioni di euro), alla spesa generata dagli organizzatori (di 1,3 milioni di euro) si arriva ad un totale di quasi 12 milioni di euro, dei quali oltre 8 milioni costituiscono la spesa aggiuntiva che il territorio ha incrementato unicamente grazie agli eventi – ha chiarito Rizzi – . Appunto perché la maggior parte degli spettatori è venuta nella località solo per la particolare circostanza».
«Per essere percepito e considerato un grande evento, il concerto deve dimostrare grandi numeri: il paradigma sta cambiando e noi dobbiamo tenerne conto» ha concluso Bini.
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