Concerto di Ligabue, auto e pullman nella zona artigianale

CIVIDALE. Dalla fase dell’entusiasmo per il colpo grosso messo a segno a quella operativa: fervono ormai, al parco della Lesa, i preparativi per allestire gli spazi di spettacolo per l’attesissimo concerto di Luciano Ligabue, che promette di riversare sulla città – il prossimo 7 luglio, un sabato – un’ondata di oltre 30 mila persone. A breve, nel giro di un paio di settimane, dovrebbe essere convocata la conferenza stampa per il lancio dello show su scala locale (cui se ne accosterà una, probabilmente un po’ più tardi, a livello nazionale): «In tale sede – annuncia il sindaco Stefano Balloch – comunicheremo tutti i dettagli tecnici dell’evento, sciogliendo così i dubbi di quanti si stanno interrogando sulla logistica e sulla “sostenibilità” dello stesso da parte della nostra cittadina.
L’incontro con i giornalisti – conferma – si terrà a breve, entro il mese di maggio». E in quella circostanza, appunto, si rivelerà la strategia dell’amministrazione civica e di E.M. Corporation, produttore esecutivo: qualcosa, però, si può anticipare fin d’ora.
«Per quanto riguarda i parcheggi – esordisce il primo cittadino –, l’intenzione è di attivare più punti di raccolta per i fan, tutti all’esterno all’abitato; la maggior parte dei pullman e delle auto sarà comunque convogliata negli spazi, ancora integralmente liberi, della nuova zona artigianale. Da lì partiranno una serie di bus navetta fino in prossimità del parco della Lesa. Stiamo inoltre studiando la creazione di un percorso pedonale già dal centro». Un’ipotesi, in merito, sarebbe quella di utilizzare via del Paradiso, la stradina bianca che si imbocca subito dopo l’ospedale. Resta il punto di domanda sulla “capacità ricettiva” dell’accesso allo spiazzo verde della Lesa, interrogativo numero uno dal momento che, nella sostanza, di strettoia di tratta. Ma dal sindaco, ancora una volta, arriva la garanzia che tutto è sotto controllo.
«Sono state avviate, intanto – spiega –, le opere di sistemazione del parco, che in precedenza era occupato da un campo di calcio e da uno di calcetto (con, ovviamente, le relative attrezzature) e, in parte, da una coltivazione. Il terreno, di proprietà comunale, ha un’estensione di 60 mila quadri: abbiamo proceduto alla semina di erba, per uniformare il settore utilizzato per il gioco a quello produttivo. E’ il primo step di un globale processo di riqualificazione del contesto; processo che guarda ben oltre l’esibizione di Ligabue, proiettandosi nel futuro». Perché l’obiettivo del Comune, motiva il primo cittadino, è di trasformare la Lesa in un parco urbano di primo livello, location ideale per manifestazioni di vario genere e, appunto, concerti “big”.
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