Concorso maestri: dopo errori e prove smarrite meno nomine del previsto

UDINE. Maestri d’asilo, dopo le gaffe allo scritto (le prove, in alcuni casi sgrammaticate, sono diventate tristemente famose in tutta Italia), compiti persi e poi fortunatamente ritrovati, ora i candidati ammessi sono meno dei posti disponibili.
Della pattuglia di 923 aspiranti insegnanti che, nel maggio del 2016 avevano sostenuto la prova scritta, sono state promosse 185 persone, vale a dire quattro in meno rispetto al fabbisogno fissato dal Ministero. Tutto comincia nel 2016, con il concorso tanto atteso dalla categoria. Poi una lunghissima attesa per gli orali.
Attesa che ha fatto insospettire più di qualcuno, perché dopo il primo stop alle operazioni per le dimissioni di molti commissari (il lavoro dei colleghi che correggono i compiti è pagato pochissimo e svolto fuori dal normale orario scolastico) e il successivo riavvio con la correzione di tutte le prove, c’era stata un’altra battuta d’arresto, questa volta ben più lunga. Sebbene l’Ufficio scolastico regionale abbia smentito di avere perso le prove, con una nota arrivata subito dopo il reperimento, due plichi d’esame non si trovavano più. È solo grazie alle pressioni dell’Usr stesso che la scuola che le custodiva le ha rinvenute.
Al termine delle operazioni, i promossi sono stati 185. La vera batosta è arrivata agli scritti. Appena 199 persone hanno sostenuto l’orale, vale a dire che sono state bocciate 724 persone. Dopo le prove a tu per tu con i commissari, altri 14 candidati hanno ceduto il passo, loro malgrado. La graduatoria pubblicata sul sito dell’Usr ha infine concesso il ruolo a 185 maestri d’asilo, quattro in meno rispetto alle esigenze previste dal Ministero.
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