Confini chiusi, il console fa chiarezza: "Vietato recarsi in Slovenia". Ecco le eccezioni

In Slovenia sono iniziati i controlli alla frontiera con l'Italia, e l'ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea, 11 marzo 2020. ANSA/MAURO ZOCCHI
UDINE. «L'attraversamento dei valichi di frontiera è, in questo momento, assolutamente vietato sia per i cittadini italiani residenti in Fvg, in quanto provenienti da un territorio rientrante nel novero delle 14 regioni facenti parte della lista rossa slovena, che per i cittadini sloveni, anch'essi obbligati a non uscire neppure dai confini comunali in base alle direttive del decreto emanato dal governo Jansa». Lo ha detto all'Ansa la console slovena a Trieste, Tanja Mljac, intervistata sul fatto che i valichi minori non sono presidiati dalle forze slovene, dunque la circolazione internazionale e transfrontaliera sembrerebbe proseguire nonostante le limitazioni delle autorità di Lubiana.
Divieti che, ha proseguito la console, «non vale solo per alcune eccezioni previste dal decreto ministeriale, che vanno dal lavoro transfrontaliero, alla possibilità di transito e all'accesso a chi possiede immobili in Slovenia».
Stamattina tra tutti i valichi tra Trieste e Slovenia, da quello internazionale di Fernetti, sull'altipiano carsico, all'ultimo, a ridosso dell'Adriatico, San Bartolomeo/Lazzaretto, solo tre erano presidiati dalle forze di polizia slovene, cioè i principali di Fernetti, Pese/ Krvavi Potok e Rabuiese. Lipizza, Lazzaretto, Osp, Plavie/Noghere e altri sono invece incustoditi. «Per il momento - ha affermato la console - non sono previste chiusure come a marzo scorso, ma monitoriamo la situazione».
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