Consiglio Fvg, i capigruppo “sollecitati” a spiegare le spese “pazze”

Il procuratore della Corte dei conti del Fvg, Maurizio Zappatori, ha «emesso gli inviti a dedurre nei confronti di tutti i presidenti dei gruppi consiliari»

TRIESTE. Un invito a “vuotare il sacco” sembra più o meno questo il significato della affermazione con cui il procuratore della Corte dei Conti Fvg, Maurizio Zappatori, ha riferito, in merito all’inchiesta sulle spese dei Gruppi del Consiglio, di aver «emesso gli inviti a dedurre nei confronti di tutti i presidenti dei gruppi consiliari, affinchè possano fornire chiarimenti sulla regolarità delle spese di rappresentanza, di cui sono comunque responsabili, riservandosi di formulare ulteriori inviti nei confronti dei singoli consiglieri per spese irregolari che risultassero loro attribuite».

Zappatoi lo ha detto nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario contabile. I presidenti dal momento in cui ricevono l’invito hanno a disposizione 30 giorni per presentarsi alla Corte dei Conti e dare la propria versione dei fatti sulle spese dei rispettivi gruppi.

Zappatori ha specificato che, «se le risposte non saranno soddisfacenti, il magistrato avrà 120 giorni di tempo per decidere se citarli in giudizio per danno erariale».

Nell’ambito della sua relazione, Zappatori ha sottolineato che «l’opinione pubblica esige l’abbattimento deglìsprechì», rimarcando che, però, «emergono sempre più spesso situazioni di appropriazione e utilizzo personale di denaro pubblico da parte dei responsabili della pubblica amministrazione».

Eventi «a livello regionale, provinciale e comunale», di fatto «favoriti dalla mancanza di efficaci controlli interni. Le impudenti appropriazioni di denaro pubblico (protrattesi per molti anni) da parte di funzionari infedeli, sono state possibili per l’inesistenza di efficaci controlli e a volte per la mancata vigilanza da parte di chi avrebbe dovuto esercitarla».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto