Consiglio salva-Pmi: «Nuovo Mediocredito e più forza ai Confidi»

Colautti (Pdl) trova il sostegno di tutti i capigruppo. Seduta speciale in agosto per un piano d’emergenza

UDINE. Rivedere il ruolo di Mediocredito, potenziare quello dei Confidi. Sono soltanto due delle proposte da inserire in un documento di indirizzo, il più possibile unanime, da portare e approvare entro la fine agosto in consiglio regionale. Un’iniziativa dettata dall’eccezionalità della crisi e dalle difficoltà in cui si trova il Friuli Venezia Giulia incapace anche di crescere all’estero; fra le regioni del Paese con il più alto disagio percepito dalle imprese.

L’iniziativa porta la firma del capogruppo del Pdl in consiglio, Alessandro Colautti che ha chiesto ai colleghi «di accelerare al massimo gli interventi a favore delle piccole e medie imprese, per cercare di evitare un default che ormai sembra generalizzato». Colautti ha trovato la porta spalancata da parte di tutti i gruppi ed entro agosto si dovrebbe arrivare alla convocazione di un consiglio regionale “speciale” salva-economia.

«Non ci sono primogeniture in questa iniziativa – spiega Calautti –, proprio perchè siamo tutti consapevoli delle difficoltà del momento. L’ennesima conferma è arrivata nei giorni scorsi dalla relazione di Banca d’Italia: “è un 2013 molto incerto. Non si vedono spiragli nel breve periodo”... “Sul fronte dell’export il Friuli Venezia Giulia resta la regione che nel 2012 ha accusato il calo più accentuato in Italia (-9,8%) peggio del Nord Est e del resto del Paese: e anche nel 2013 il quadro non migliora (-6,8%)”. E come se non bastasse – continua il capogruppo del Pdl – oltre il 50 per cento delle piccole e medie imprese della nostra regione ha confermato il forte momento di disagio, una percentuale altissima, la più alta del Nord molto vicina a quella delle aziende del Sud. Senza lavoro si muore, hanno detto il presidente di Confindustria Squinzi e il capo del governo Letta, e noi non possiamo restare a guardare; non possiamo permetterci di fare passare l’estate senza fare qualcosa. Per questo ho chiesto, trovando la massima adesione, una seduta speciale del consiglio per mettere a punto le azioni e gli strumenti che è possibile mettere subito in campo per cercare di arginare questo crollo. Non vuol dire fermare la programmazione, ma c’è un primun vivere che non possiamo non considerare: c’è un sistema manifatturiero da salvare».

Il consiglio speciale dovrebbe riunirsi subito dopo l’approvazione della manovra estiva, ma prima sarà riunite, congiuntamente, le commissioni Bilancio e Attività produttive. Ancora Colautti: «In quella sede sarà redatto un documento di indirizzo il più possibile unanime che sarà poi passato in giunta».

Passando alle proposte, Colautti ne anticipa alcune: la trasformazione di Mediocredito da banca “a lungo termine a breve”, maggiori dotazioni per i Confidi, un fondo per rimettere in moto alcuni interventi legati all’efficienza energetica. «Banca Mediocredito può essere il soggetto che, in tempi voleci, sostiene le Pmi garantendo loro “ossigeno”; liquidità. Oggi quelle imprese non hanno a chi rivolgersi. I Confidi, con maggiori risorse, sono l’altro polmone di liquidità. Infine cercare di trovare le risorse per interventi sull’economia reale. Penso per esempio all’efficienza energetica di pubblico e privato. Un fondo dedicato per rimettere in moto i lavori».

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