Consorzio di bonifica: assemblea col rischio dei “franchi tiratori”

Pordenone. E’ stata raggiunta un’intesa di massima per eleggere i vertici. Ma non si escludono colpi di scena nell’incontro di martedì

PORDENONE. L’accordo è stato raggiunto, ma è solamente l’assemblea degli eletti titolata a decidere. E martedì dalle urne non si esclude il colpo di scena. Mancano pochi giorni all’assemblea del Consorzio di bonifica Cellina Meduna di Pordenone e le parti avrebbero trovato una quadra: Ezio Cesaratto alla presidenza e Peter Gobelin vice.

La situazione non era tra le più semplici. Dalla chiamata alle urne del 19 giugno scorso era uscita vincitrice la lista “Acqua e terra” presentata da Coldiretti e Confagricoltura. Una vittoria con soli due consiglieri in più di “Uniti per il Consorzio”, che fa riferimento a Nostragricoltura, Cia e alcuni imprenditori agricoli.

Le cose si sono complicate nella fase successiva: il 5 luglio sono stati eletti i nove sindaci che vanno a costituire il consiglio. Nove primi cittadini e nove voti, in grado, in sede di votazione, di essere determinanti nelle decisioni andando anche contro la volontà dei consorziati.

Tanto che avevano chiamato a rapporto le due liste e cercato una soluzione condivisa. Su una cosa, infatti, tutti concordano: è necessario concludere il periodo di commissariamento cominciato nell’autunno 2014 dopo le disastrose elezioni del 25 maggio di due anni fa quando alla fine avevano vinto tutti e non aveva vinto nessuno e c’erano state le dimissioni del presidente Americo Pippo, travolto da una inchiesta della Procura. Dalla Regione era arrivata la nomina del commissario, Stefano Bongiovanni, funzionario di un consorzio di bonifica della provincia di Udine.

Dagli incontri dei mesi scorsi non era uscita una condivisione sulle cariche, tanto che i sindaci avevano lanciato l’aut-aut, scaricando la responsabilità di un eventuale commissariamento sulla lista che avrebbe mantenuto la posizione più rigida.

Alla fine, dopo almeno una ventina di riunioni con molte fumate bianche, giovedì pomeriggio a quanto pare una indicazione sarebbe uscita. Si tratta di indiscrezioni perché nessuna delle due liste vuole esprimersi in quanto ci sarebbe stata la consegna del silenzio proprio per la delicatezza della questione.

Presidente dovrebbe essere votato Ezio Cesaratto, ex sindaco di Vivaro e candidato dalla lista “Acqua e terra”, rispettando così la volontà dei consorziati. Suo vice sarà Peter Gobelin, indicato come presidente dall’altra lista, imprenditore agricolo. Sin qui quanto uscito dalla riunione, anche se l’attesa è per martedì alle 16.

La complessità della trattativa porta tutti a essere cauti perché è soltanto l’assemblea a dover decidere chi sarà il presidente del Consorzio di bonifica, chi sarà il vice e come sarà composta la deputazione, che è l’organismo esecutivo. E martedì si saprà se le tensioni di questi ultimi due anni sono finalmente superate.

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