Consorzio Ziac in rosso, debiti per 48 milioni FOTO

La situazione dell’area industriale: la struttura costa 4 milioni di euro
San Giorgio Di Nogaro. Zona Industriale Aussa Corno. Telefoto copyright Petrussi Foto Press
San Giorgio Di Nogaro. Zona Industriale Aussa Corno. Telefoto copyright Petrussi Foto Press

SAN GIORGIO DI NOGARO. La Ziac: un’area industriale strategica dalle tante potenzialità ancora inespresse, oggi in grande difficoltà a causa della crisi finanziaria che sta attraversando l’ente che la gestisce: il Consorzio Aussa Corno, sul quale grava l’ombra del commissariamento a causa della complessa situazione di salvataggio da parte dei soci pubblici, che ancora non ha ancora portato a quell’iniezione di risorse che potrebbero sanare il contingente e rilanciarne l’operatività.

Ma cosa ha portato a questa situazione difficile e complessa, di cui non si vede ancora nessun bagliore di soluzione?

L’indebitamento

Il Consorzio Ziac ha un indebitamento di circa 48 milioni di euro, contratto nei confronti di banche per acquisire immobili (vedi, ex Cogolo) e terreni, che oggi non riesce a vendere.

A ciò va sommato il costo netto del funzionamento della struttura pari a circa 4 milioni di euro l’anno: 1 milione di euro relativi ai costi dei 15 impiegati (oggi tutti in contratto di solidarietà) e di 1 dirigente; 2 milioni per ammortamenti; e 1,6 milioni di spese per interessi e oneri finanziari.

La situazione patrimoniale

Il Consorzio Aussa Corno ha un capitale sociale di 294 mila euro. Da circa un anno, a causa delle difficoltà economiche del Consorzio, viene chiesto di ricapitalizzarlo, portando così il capitale sociale a 4 milioni di euro. I soci pubblici, per diversi fattori, o non hanno risorse per farlo (vedi i Comuni legati dal patto di stabilità), o come la Provincia di Udine, socio di maggioranza, che ha dovuto effettuare delle verifiche interne per farlo.

Questo stato di cose ha portato a una forte tensione all’interno della compagine societaria, che hanno indotto Provincia e Comuni a far mancare il numero legale in alcune assemblee dei soci. Oggi la Provincia ha approvato la ricapitalizzazione con un intervento da 2 milioni di euro, come pure la Camera di Commercio che dovrebbe mettere 300 mila euro, e altrettanti Confindustria Udine, mentre i Comuni chiedono alla Regione risorse per effettuare l’aumento di capitale, con il fine di far restare la compagine societaria a maggioranza pubblica.

La Regione potrebbe intervenire anche attraverso l’ingresso dell’Interporto di Cervignano, compartecipato da Friulia.

Compagine societaria

La Provincia di Udine detiene il 34,8% delle azioni; la Camera di Commercio di Udine il 23,2; i comuni di San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Cervignano, Terzo di Aquileia detengono ognuno il 5%; il Comune di Udine l’1,23% mentre i restanti otto comuni hanno quote inferiori all’1%. Il restante 18,6 della compagine è detenuto da soci privati (associazioni di categoria, aziende insediate e Consorzio Bassa Friulana).

Consiglio di amministrazione

Da circa due mesi si è dimesso Tullio Bratta, presidente del Cda, e quasi contemporaneamente anche i consiglieri Sandro Midolini e Massimo Masotti, restano in carica il vicepresidente Graziano Pizzimenti e il consigliere Luciano Bonetto.

A portare Bratta a dimettersi sarebbero state le promesse non mantenute da parte del socio di maggioranza, cioè la Provincia di Udine, alla quale aveva chiesto un prestito per stabilizzare la situazione finanziaria dell’ente, sbloccando anche i prestiti di Ccia e di Confindustria, ma questa avrebbe sempre promesso senza adire però ad azioni concrete.

Cosa gestisce il Consorzio Aussa Corno: la zona industriale Aussa Corno, che comprende i comuni di San Giorgio di Nogaro, Torviscosa, Cervignano e Terzo d’Aquileia, dove insediate 85 aziende che danno lavoro a oltre 2500 addetti diretti e 1500 indiretti, ai quali va ad aggiungersi un notevole indotto. Nella Ziac è anche ubicato l’unico porto della Provincia di Udine, Porto Nogaro, che movimenta più di mille e 500 tonnellate di merci l’anno e da lavoro a circa 500 addetti.

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