Consultorio, basta liste d’attesa In arrivo il secondo psicologo

Maniago, la professionista individuata dall’Aas è Fabia Capello. Prenderà servizio il 1° febbraio Annunciata inoltre da Gabrielli l’imminente nomina del direttore del Dipartimento di salute mentale
MANIAGO. Il nuovo psicologo del consultorio dell’ospedale di Maniago prenderà servizio il 1° febbraio: Fabia Capello è la professionista individuata dall’Azienda sanitaria. Ad annunciarlo è Antonio Gabrielli, direttore del distretto sanitario delle Valli e Dolomiti friulane (ex distretto Nord). «Si tratta di una risorsa importante – ha commentato il capo distretto –, considerata la situazione di criticità che si è determinata a novembre».


Capello, che ha lavorato al Cro di Aviano, a Trieste e all’università di Padova, andrà a coprire il posto resosi vacante in seguito al pensionamento di Annamaria Dolcet. Gli orari di ricevimento della nuova psicologa non sono stati resi noti, ma a breve saranno pronti e comunicati all’utenza.


Al momento, le ore di servizio dello psicologo sono state ridotte a metà: se prima del pensionamento di Dolcet c’erano due professionisti, ora si può contare solamente sulla figura di Luisa Anna Vissat, che opera però sia Maniago sia Spilimbergo. Un disservizio non da poco, dato che un solo professionista non riesce a coprire la domanda dell’utenza. Tempo una decina di giorni, comunque, e l’emergenza potrà dirsi rientrata.


Nell’ex distretto Nord, però, c’è un altro problema da risolvere: bisogna trovare, infatti, il responsabile del dipartimento di salute mentale, altro posto vacante in seguito alla quiescenza del dottor Giuseppe Geppini, temporaneamente sostituito da un facente funzione, ossia Fabio Mora. A dicembre è scaduto il termine per la presentazione delle domande per partecipare alla procedura pubblica ed è partita la fase di valutazione dei titoli dei candidati. Ora è tempo di colloqui per valutare le capacità professionali nella specifica disciplina, con riferimento anche alle esperienze documentate, e quelle gestionali, organizzative, di direzione, con riferimento alle caratteristiche dell’incarico da svolgere. Il superamento del colloquio è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini numerici e pari ad almeno trentasei sessantesimi.


«Le domande presentate ammontano a una decina e provengono anche da fuori regione – ha riferito Gabrielli –. Entro marzo contiamo di chiudere pure questo capitolo, con l’individuazione del professionista». Quest’ultimo deve essere in possesso di laurea in medicina e chirurgia o psicologia e comprovata esperienza. Il contratto che verrà stipulato sarà a tempo indeterminato, per 38 ore la settimana. Entro un paio di mesi, insomma, l’Aas 5 punta a risolvere un’altra delle questioni più urgenti che si sono determinate negli ultimi mesi e che non hanno mancato di accendere il dibattito in città. Il consigliere Cesare Monea è stato il primo a sollevare il caso.


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