Conti in rosso, funzioni religiose al gelo

Pasiano, il parroco di San Paolo non riesce più a far quadrare il bilancio per il lievitare dei costi e il crollo delle offerte

PASIANO. I conti della parrocchia sono in rosso e da marzo non sarà più acceso il riscaldamento. E’ la decisione che il parroco di San Paolo adotterà per porre fine all’emorragia economica che sta dissanguando la parrocchia di via Roma. «Le bollette sono sempre più care – ha riferito ieri pomeriggio don Massimo Carlo –. Una delle misure sarebbe quella di ridurre il consumo del riscaldamento. Ne abbiamo ancora un po’ a disposizione, ma quando le riserve saranno ultimate deciderò il da farsi. La mia intenzione è quella di non riscaldare più la chiesa nel corso delle messe».

Don Carlo conferma la voce che da giorni gira in paese, a seguito per altro di un intervento pubblico del parroco durante la messa. I conti della parrocchia sono in rosso, le risorse sono finite e sono crollate pure le offerte. Le conseguenze potrebbero ricadere anche sui bambini che frequentano l’asilo, in quanto si sta valutando di ridurre il riscaldamento pure lì. «Vi sono famiglie che vantano arretrati da pagare, ma nonostante questo garantiamo un pasto caldo a tutti i bambini, ci mancherebbe – continua don Carlo –. Stiamo vivendo un periodo difficilissimo, non sappiamo come ne usciremo».

Don Carlo ha scelto la messa domenicale per comunicare questa situazione di particolare disagio economico che sta vivendo la parrocchia di Pasiano. A ogni fine messa, ciascun parroco comunica solitamente degli avvisi ai suoi parrocchiani, informandoli sugli argomenti più vari, come gli orari del catechismo o le attività parrocchiali. L’angoscia però ha pervaso i fedeli non appena don Massimo Carlo, domenica scorsa, ha preso la parola per informare gli stessi delle sue intenzioni. «E’ tutto vero – sottolinea –: siamo messi davvero male, con la gestione delle risorse.

Ho dovuto spiegare tutto questo ai fedeli, perché non voglio nascondere la verità. Il vescovo, monsignor Pellegrini, è stato adeguatamente e puntualmente informato di quanto sta accadendo. Quella del taglio del riscaldamento è però solo una delle proposte che voglio fare di fronte al consiglio pastorale e al consiglio per gli affari economici». Si tratta dunque di un piano che don Massimo Carlo sottoporrà all’attenzione di altri parrocchiani. E che quasi certamente verrà accettato, altrimenti la parrocchia rischia di diventare insolvente.

«Tanto per cominciare, spero che il periodo più freddo sia agli sgoccioli, e qui ci può dare una mano il meteo – confida don Carlo –. Quando termineranno le riserve di gasolio, centellinerò i consumi, a cominciare dalle messe feriali. Durante la settimana le celebrazioni durano al massimo una ventina di minuti. Non vorrei utilizzare il riscaldamento durante queste funzioni. Poi, per le messe domenicali si vedrà. Voglio condividere con la parrocchia un percorso di riduzione della spesa».

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