Contributi per le aziende e stop alle rate dei mutui: ecco gli aiuti della Regione per il post coronavirus

I finanziamenti prevedono prima di tutto, come novità rispetto al passato, 7 milioni e 500 mila euro prelevati dal Fondo di riserva della Regione e 1 milione 800 mila raccolto grazie alle somme non utilizzate per la crisi del Distretto della Sedia e del Mobile
28/04/2020 Montemurlo, emergenza coronavirus, riparte il settore tessile. Nella foto operai a lavoro nel lanificio Fortex
28/04/2020 Montemurlo, emergenza coronavirus, riparte il settore tessile. Nella foto operai a lavoro nel lanificio Fortex

UDINE. La cartina tornasole per analizzare gli interventi regionali sarà legata alla manovra di Bilancio estiva che quest’anno, come già annunciato da Massimiliano Fedriga, non dovrebbe essere un semplice assestamento di poste già stabilite considerato come il governatore abbia consegnato agli assessori il compito di rivedere quanto stabilito e messo a sistema al termine dello scorso anno in occasione dell’approvazione dell’ex Finanziaria.

L’intenzione, infatti, non è semplicemente quella di grattare il fondo del barile per iniettare nell’economia del Friuli Venezia Giulia ogni possibile residuo di denaro ancora a disposizione, ma è pure quella di ritarare nel profondo l’intera legge di Bilancio rendendola adeguata alle nuove esigenze post-Covid.

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Intanto, però, in questi mesi di pandemia la Regione è già intervenuta con una serie di stanziamenti – sia nuovi sia, spesso, attraverso la rimodulazione di contributi ritenuti non più utili in tempo di crisi – e con il blocco dei pagamenti delle rate dei mutui di propria competenza in modo tale da provare a garantire almeno un’iniziale boccata d’ossigeno al sistema imprenditoriale locale. I primi stanziamenti, consistenti, sono arrivati a inizio marzo con voto unanime del Consiglio e valgono 33 milioni 400 mila euro.

I finanziamenti prevedono prima di tutto, come novità rispetto al passato, 7 milioni e 500 mila euro prelevati dal Fondo di riserva della Regione e 1 milione 800 mila raccolto grazie alle somme non utilizzate per la crisi del Distretto della Sedia e del Mobile. Altre misure comprendono, inoltre, l’utilizzo di un primo Fondo anti-crisi da 2 milioni 300 mila euro e un altro da 14 milioni 200 mila. Contemporaneamente, quindi, sono stati iniettati nel comparto 3 milioni 600 mila euro di fondi non ancora spesi perle imprese coinvolte nelle crisi di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Il tutto assieme alla decisione della sospensione per un anno del pagamento delle rate dei finanziamenti gestiti dal Frie – con un potenziale di liquidità lasciata in cassa alle aziende da 170 milioni –, della proroga dal 30 giugno al 30 settembre del saldo Irap del 2019 e della prima rata dell’anno in corso.

Tra le altre misure, poi, vanno citati i 5 milioni e 500 mila euro di maggiori disponibilità per il sistema dei Confidi del Friuli Venezia Giulia, l’assegno da 4 milioni staccato per garantire la riduzione delle commissioni di garanzia e il contributo per il taglio dei canoni degli affitti di marzo dal costo, per la Regione, di 1 milione e 500 mila euro. In realtà, originariamente, erano stati stanziati, allo scopo, 7 milioni e 500 mila euro, ma dato il poco successo – almeno a sentire l’assessore Sergio Bini – della misura, 6 milioni sono stati dirottati per rimpolpare il tesoretto da 34 complessivi che forma l’ammontare della disponibilità economica per i contributi a fondo perduto alle partite Iva le cui richieste potranno essere presentate a partire da mercoledì.

Prestiti, mutui e contributi: sei mosse per salvare le imprese. E occhio ai bandi a fondo perduto
A worker of the Polini company at work wearing a protective mask, Alzano Lombardo, Bergamo, 06 March 2020. The factory is located in Alzano Lombardo one of the villages in the province of Bergamo which risks becoming "red zone" due to the spread of Coronavirus.. According to official figures the number of Coronavirus cases in Italy, the center of Europe's COVID-19 outbreak, was at 3,858 cases by 06 March with a death toll of 148 people while 414 people have recovered since the outbreak. ANSA/MATTEO BAZZI


A metà aprile, andando oltre, si è deciso anche di mettere in campo 11 milioni di euro – 8 milioni per la riduzione delle utenze non domestiche della Tari e 3 milioni per l’abbattimento dei canoni di occupazione degli spazi e delle aree pubbliche – per il taglio delle imposte comunali, ma soltanto a condizione che egli enti locali ne stanzino altrettanti. Prima, invece, erano stati accantonati 3 milioni 500 mila euro come forma di incentivo per le assunzioni in periodo di crisi e 1 milione a favore della didattica a distanza, mentre in cultura e sport sono stati rimodulati i criteri e i vincoli per la concessione dei contributi. Recentissima, infine, la moratoria che permette il pagamento delle rate del Fondo di rotazione in agricoltura per i primi sei mesi dell’anno – allargabile fino alla fine del anno a determinate condizioni – con un controvalore potenziale di 20 milioni di maggiore liquidità aziendale.

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