Contributo negato, l’ArciGay Friuli ricorre contro la Regione

La denuncia parte dai legali dell’associazione a sostegno della coppia gay pordenonese alla quale era stato negato il contributo Prima Casa. Il presidente Deperu: “È un chiaro caso di omofobia istituzionale”

UDINE. Il caso aveva suscitato clamore rimbalzando sulla cronaca nazionale. Una coppia gay di Pordenone si era vista rifiutare il Contributo Regionale Prima Casa (previsto per coppie sposate, coppie conviventi e, addirittura, singoli cittadini) in quanto l’omosessualità non li renderebbe “idonei”. Questa l’interpretazione di Mediocredito e degli uffici della Regione.

Giacomo Deperu, Presidente Arcigay Friuli “Nuovi Passi” Udine e Pordenone, non ha dubbi: ”È un chiaro caso - dice in una nota - di omofobia istituzionale che getta un’ombra di discredito sulla nostra Regione”.

Un atto discriminatorio - dice l’Arcigay - che la coppia di Pordenone non ha intenzione di accettare, forte fra l’altro della sentenza della Corte di Cassazione del marzo 2012 che chiarisce che, proprio perché impossibilitate a sposarsi, in questi casi le coppie gay devono accedere a trattamenti analoghi a quelli riservati alle coppie coniugate. E il Responsabile Legale di Arcigay Friuli, l’Avvocato Francesco Furlan, ha presentato in questi giorni il ricorso al Tar contro la Regione Friuli Venezia Giulia.

L’associazione, oltre ad offrire assistenza legale gratuita alla coppia, appoggerà il ricorso “ad adiuvandum” a sostegno dell’interesse diffuso che tale sentenza ricoprirà in ambito sociale e culturale. “E a sostegno di tante coppie omosessuali che, in un recente passato, - sottolinea Deperu - sono state disincentivate dagli stesi uffici preposti nel richiedere tale contributo: ‘siete gay, non potete’ veniva fatto erroneamente intendere!”.

Il clamore di questo caso ha infatti portato alla luce altri casi analoghi in Regione, coppie gay che, rassegnate, non presentavano nemmeno i documenti o non sapevano di poter denunciare il fatto.

E il Presidente Arcigay Friuli lancia un appello al Presidente Tondo, in vista dell’incontro di Mercoledì 10 aprile che si terrà alle 12 a Udine in viale Duodo, nella sede del comitato elettorale del candidato alla Regione: ”Il Friuli Venezia Giulia non merita questa pessima figura! La Regione intervenga subito, com’è nei suoi poteri, in autotutela al fine di annullare un provvedimento oggettivamente errato e discriminatorio, riconoscendo da subito i diritti della coppia gay pordenonese!”

“È la cultura sociale ed istituzionale che deve cambiare” – prosegue Giacomo Deperu – “non dobbiamo più elemosinare i nostri diritti, ma pretenderli. Facciamo proposte concrete, chiediamo risposte concrete: per questo incontreremo i principali candidati alle prossime elezioni, affinché le nostre istanze di civiltà diventino realtà nei loro programmi.”

Un appello che pare avere avuto grande successo: iniziano infatti Lunedì 8 aprile, alle 20,30 al Caffè Caucigh di Udine, con il candidato M5S Saverio Galluccio, gli incontri di Arcigay Friuli con i principali candidati. Seguiranno l’incontro pubblico con il sindaco uscente di Udine, Furio Honsell, Martedì 9 alle 16,30 alla Feltrinelli, l’incontro riservato con il candidato di centrodestra alle comunali Adriano Ioan, sempre a Udine Giovedì 11 aprile.

Concluderà il ciclo di incontri pubblici Debora Serracchiani che lunedì 15 aprile alle 20,45 incontrerà Arcigay Friuli proprio nella Biblioteca Civica di Pordenone.

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